Tour: sorridono Evans e Contador, Basso perde secondi

A Gap nuovo successo di Hushovd. Le azioni dello spagnolo spezzano il gruppo dei migliori ma alla fine ci guadagna l'australiano. Basso in difesa, Andy Schleck in ritardo

Quel che non è successo in tre giorni sui Pirenei, è capitato su una salita alpina di seconda categoria. Al Tour de France è il giorno di un piccolo terremoto di classifica e purtroppo nella colonna degli sconfitti finisce anche Ivan Basso, che perde due posizioni (da quinto a settimo) e terreno da quasi tutti i migliori, eccezion fatta di Andy Schleck, il più penalizzato dall’arrivo di Gap.
Al traguardo arriva una fuga buona e il campione del mondo Thor Hushovd vince il derby norvegese su Boasson-Hagen e sul compagno di squadra Hjesedal, fondamentale nel portare l’iridato sul traguardo. Ma è poco dietro che la corsa s’infiamma e il merito stavolta è di Alberto Contador: lo spagnolo scatta ai -16 e non fa il buco, riscatta ai -14 e divide in due il gruppo dei più forti, infine ci riprova ai -11 e stavolta è l’azione giusta. Con lo spagnolo restano in due, Cadel Evans e Samuel Sanchez mentre dietro Basso fa fatica (ha avuto un problema alla sella ed ha dovuto rimontare proprio sull’attacco di Contador) quando ancora c’è tutta la discesa tra il Col de la Manse e il traguardo, un terreno tradizionalmente ostico per il varesino e reso pericoloso dalla pioggia.
Il trio di testa se ne va e Evans trova un piccolo ma significativo colpo di mano che ricorda la sua vittoria a Mendrisio: capitalizza un briciolo di vantaggio e se lo porta fino all’arrivo tirando in pianura come fosse una cronometro. Gli spagnoli si danno il cambio alle sue spalle ma alla fine cedono 3" all’australiano di Stabio, ora secondo in classifica davanti ai fratelli lussemburghesi.
Alle spalle è ancora bravo Vockler, che salva di nuovo la maglia gialla con un buon margine: con il francese ci sono Cunego e Frank Schleck (con Uran, Danielson, Vanendert e altri), non Andy che in discesa perde terreno e finisce anche dietro al gruppetto di Basso. Ivan cede 5’17" a Hushovd e 54" a Evans, lo Schleck più giovane finisce a 15" dal campione varesino.
Domani prime vere salite alpine e arrivo italiano a Pinerolo: la tappa misura 179 chilometri (si parte da Gap) e prevede anzitutto due colli di terza categoria seguiti dalle ascese a Monginevro (seconda) e Sestriere (prima). Nel finale in territorio italiano c’è anche il Pramartino con vetta a 8 chilometri dal traguardo della città piemontese dove, al Giro 2009, Basso pagò dazio in una giornata favorevole a Di Luca. 

BASSO NON DISPERA – Raggiunto sul traguardo dai microfoni Rai, Ivan Basso legge a caldo la tappa e rivela: «Il mio distacco è nato per un prolbema meccanico. Su una buca si è danneggiata la sella: ho faticato per rientrare e appena ho riagganciato il gruppo dei migliori c’è stato l’attacco di Contador che ha fatto davvero una grande azione. Da lì ho dovuto inseguire, anche in discesa».
«Per me – prosegue Basso – è stata una giornata non buona ma credo che questi distacchi cambino poco in classifica. Sono sempre lì e sono pronto alla tre giorni alpina cui arrivo con la motivazione giusta: da domani arrivano salite diverse, dure e più lunghe. Se saranno le mie… lo vedremo: io ci spero».

Ordine d’arrivo: 1) Thor HUSHOVD; 2) Edvald Boasson-Hagen st; 3) Ryder Hjesedal a 2"; 4) Tony Martin a 38"; 5) Mikhail Ignatiev a 52"; 11) Evans a 4’23"; 12) Contador a 4’26"; 13) S. Sanchez st; 18) Voeckler a 4’44"; 22) F. Schleck st; 23) Cunego st; 30) Basso a 5’17"; 36) A. Schleck a 5’32"; 71) Santaromita a 8’08".
Classifica generale:
1) Thomas VOECKLER; 2) Cadel Evans a 1’45"; 3) Frank Schleck a 1’49"; 4) Andy Schleck a 3’03"; 5) Samuel Sanchez a 3’26"; 6) Alberto Contador a 3’42"; 7) Ivan BASSO a 3’49"; 8) Damiano Cunego a 4’01". 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Luglio 2011
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