Arcisate-Stabio, saltano 200 posti di lavoro
I sindacati molto preoccupati per la situazione dopo aver avuto l'incontro con la società costruttrice Claudio Salini spa che ha rescisso il contrato per il mancato rispetto del piano economico da parte di Rfi (Rete ferroviaria italiana)
«Altro che piano di rilancio del paese: l’Arcisate-Stabio si blocca per mancanza di soldi e a rischio ci sono 200 lavoratori. Inoltre si lascia la Valle Ceresio nel caos». I sindacati degli edìli (Feneal Uil – Filca Cisl – Fillea Cgil) sono preoccupati per il destino dei lavoratori della tratta ferroviaria. Preoccupazione che è nata dopo l’incontro che si è tenuto lunedì 17 ottobre con l’impresa Claudio Salini spa per affrontare i problemi connessi al cantiere dell’Arcisate- Stabio versante italiano.
«Ci è stato comunicato – scrivono in una nota le tre organizzazioni dei lavoratori – che a causa del mancato rispetto del piano economico da parte della committenza dell’opera, Rfi (Rete ferroviaria italiana, il gestore dell’infrastruttura ferroviaria ndr) nonché di problemi legati allo smaltimento degli inerti, la Claudio Salini ha rescisso il contratto e quindi ha bloccato il cantiere. Infatti gli operai saranno al lavoro solo sino alla fine del mese per la messa in sicurezza del cantiere e poi… il nulla».
Se tutto questo venisse confermato, non solo porterebbe alla perdita di 200 posti di lavoro diretti attualmente impiegati in cantiere, ma aprirebbe una ben triste situazione per gli abitanti della Val Ceresio che da molto tempo soffrono i disagi connessi alla realizzazione dell’opera.
Questa tratta ferroviaria rappresenta un progetto da decenni invocato dal territorio per migliorare la comunicazione ferroviaria tra il Nord Europa e la Lombardia (ed in particolare con l’aeroporto di malpensa), che il governo prodi aveva stanziato finalmente i fondi necessari.
«Poco ci convincono i palleggiamenti di responsabilità tra i vari attori coinvolti – concludono i sindacati- .Giovedì terremo un’assemblea coi lavoratori del cantiere e come organizzazioni sindacali possiamo già affermare che faremo tutti gli sforzi possibili per impedire che si consumi questo ennesimo episodio negativo sia sul fronte occupazionale che territoriale. Continueremo a ricercare una soluzione per non far lasciare a casa nessuno, ma con altrettanta forza sosterremo tutte le iniziative utili a far ripartire subito l’opera».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Ferdy su L'Agenzia Formativa della Provincia di Varese risponde al grido di allarme del settore socio-sanitario
lenny54 su Colpi in testa e umiliazioni, il racconto della Flotilla a Cardano. "Ma l'attenzione deve andare a Gaza"
Luca Marzoli su Svincolo della 336 chiuso: traffico in tilt tra Cassano e Busto. E chiude anche il casello di Gallarate
gianme su Svincolo della 336 chiuso: traffico in tilt tra Cassano e Busto. E chiude anche il casello di Gallarate
axelzzz85 su Ristorni dei frontalieri: la provincia di Varese prima in Lombardia per risorse ricevute
Paolo Cottini su Passa la Tre Valli Varesine: ecco cosa prevede l'ordinanza sulle scuole di Varese, tra chiusure, bus e cambi d'orario






Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.