Zeman vuole stupire con il suo Pescara d’attacco
Il tecnico boemo sta costruendo un nuovo progetto in Abruzzo: secondo posto in classifica, 5 vittorie su 5 in casa e miglior attacco con 29 gol fatti. Occhio a Insigne, baby fenomeno
Miglior attacco con 29 gol fatti, cinque vittorie su cinque incontri tra le mura amiche dell’Adriatico, il giocatore che più sta stupendo in questo avvio di serie B. Il Pescara di Zdenek Zeman è questo e tanto altro. Il tecnico boemo è tornato a misurarsi con un campionato di livello con l’obiettivo di stupire ancora. Ci sta riuscendo alla grande, con quello che a detta di tutti gli esperti è il calcio più bello visto finora nella serie cadetta. In classifica gli abruzzesi sono secondi a quota 25 punti, quattro meno del Torino capolista. Nell’ultimo turno il Pescara ha sconfitto per 2-0 il Bari allo stadio San Nicola ed è reduce da quattro vittorie di fila con 10 gol fatti e solo 1 subito.

Zeman, non servirebbe nemmeno specificarlo, gioca col suo tradizionale 4-3-3. I pericoli
maggiori li creano i tre davanti. Contro il Varese, come a Bari, non ci sarà Immobile, fermato da un infortunio. Al suo posto Maniero, molto simile nei movimenti all’ex Siena, con ai lati Sansovini e Insigne: il primo ha fatto malissimo ai biancorossi lo scorso anno (se lo ricorderà senz’altro Camisa), è una punta esterna d’esperienza e sa come trovare spazi e tempi per saltare l’uomo e inserirsi tra le linee avversario; il secondo è la sorpresa di inizio stagione, ha fatto vedere cose egregie, dribbla con una facilità estrema e ha cominciato a segnare con buona continuità: per fermarlo servirà la massima attenzione. Nel caso Zeman decida di far rifiatare qualcuno, occhio alla corsa e alla velocità di Soddimo, ala pura molto veloce. A centrocampo Cascione è il regista, l’uomo deputato a fare da raccordo tra i reparti e a rilanciare l’azione dei suoi: non è velocissimo, ma sa stare in campo e ha tanta esperienza. Gessa e Togni (quest’ultimo è squalificato, al suo posto potrebbero giocare Konè o Verratti) lo supportano facendo il lavoro oscuro, anche se non disdegnano sortite offensive quando possono. Il punto debole della squadra, come da copione zemaniano, è la difesa: 18 gol subiti sono tanti e anche quando la squadra è uscita con la porta inviolata i rischi sono stati tantissimi (a Bari, ma anche col Brescia e col Cittadella): in più non ci sarà Brosco, squalificato per un turno per somma di ammonizioni; al suo posto probable l’utilizzo di Romagnoli. Bisognerà attaccare e sperare che davanti il folletto Insigne non sia in una delle sue migliori giornate, altrimenti son dolori.

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