Due minuti di “buio” condannano il Varese

A Pescara i padroni di casa vincono 3-1 una partita a lungo giocata alla pari. Non basta il terzo gol di De Luca, decidono Sansovini e Kone con due reti in pochi secondi

Due gol in pochi istanti condannano il Varese alla seconda sconfitta della gestione Maran sul campo del Pescara. Un peccato, perché il 3-1 finale dell’Adriatico non è veritiero: fino a metà ripresa i biancorossi hanno giocato alla pari dei celebrati abruzzesi (secondi in classifica), replicando con l’ottimo De Luca al gol iniziale e poi restando in campo con ordine e attenzione, senza concedere varchi al Pescara. Poi, un black out breve ma tremendo ha spento le speranze e riportato il Varese al di sotto della "linea playoff" varcata solo tre giorni fa. Sotto il profilo tattico dunque, l’undici di Maran ha fatto la partita giusta ma poi è mancato di concretezza sotto porta del Pescara: Carrozza, Neto e Martinetti hanno avuto palloni importanti ma a differenza degli avversari non sono riusciti a trasformare e alla lunga il risultato ha sorriso ai più spietati abruzzesi. Per quanto riguarda i singoli, senz’altro da applausi la prova di Beppe De Luca, salito a quota tre gol e pericolo continuo per la difesa di Zeman; ancora da rivedere invece Terlizzi, schierato titolare, mentre Grillo ha infilato due disattenzioni decisive in una partita per il resto ben giocata, ma pare un po’ stanco al pari di Corti. Sabato sarà di nuovo campionato, con Masnago a ospitare un Modena travolto (2-5) nel derby con il Sassuolo. Canarini affamati, ma anche il Varese avrà voglia di tornare al successo. 

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COLPO D’OCCHIO – C’è il grande pubblico allo stadio “Adriatico” dove il Pescara di Zeman è abbonato alla vittoria (cinque su cinque) e vuole stoppare anche la risalita del Varese di Maran. Quindicimila persone sugli spalti tra cui anche spazio per un drappello di sostenitori lombardi, partiti all’alba dalla Città Giardino per raggiungere l’Abruzzo.

CALCIO D’INIZIO – Il ritorno in campo di Christian Terlizzi (panchina per Camisa) è la novità nell’undici di Rolando Maran che per il resto conferma le previsioni della vigilia e cioè la coppia offensiva formata da Neto Pereira e De Luca. Il Pescara, senza quattro giocatori tra cui il capocannoniere di Serie B, Immobile, si affida al tridente formato da Sansovini, Insigne e Maniero. A centrocampo maglia da titolare per l’ivoriano Kone.

IL PRIMO TEMPO – Il primo quarto d’ora all’Adriatico è giocato da due squadre insolitamente caute al momento di attaccare. I due portieri restano a guardare, quasi che abruzzesi e lombardi mostrino timore per quel che potrebbero fare gli avversari, così l’unica conclusione è un tentativo di Corti dalla trequarti nella speranza (vana) di trovare Pinsoglio fuori dai pali. Uno stato di quiete che si rompe all’improvviso al 19’ quando il Pescara passa in vantaggio a sorpresa: Maniero si libera sinistra, fa secco un impacciato Terlizzi con due finte e serve Cascione sul fondo. Il traversone rasoterra è semplice tanto quanto il tocco di Sansovini in rete da due passi, con la difesa ormai fatalmente sbilanciata.
Il Varese ha un merito: non si getta in avanti a testa bassa ma si muove con calma aspettando il momento giusto. L’attesa viene premiata dieci minuti dopo: Neto viene servito sulla trequarti e d’istinto tocca in profondità dove si inserisce De Luca che anticipa Pinsoglio di prima intenzione (nella foto di S. Raso) e beffa Capuano che non riesce a evitare l’1-1. Di colpo il Varese si libera e per due volte mette Carrozza in buona posizione: se il primo tentativo è velleitario, il secondo è un gol sbagliato perché l’ala liberata da Corti in area manda a lato un facile piatto destro. Chi invece continua a macinare gioco è De Luca che, oltre al gol, procura due ammonizioni a Romagnoli e Insigne. Prima dell’intervallo il Pescara reagisce come sa, mandando attaccanti nell’area del Varese pronti a crollare a terra al primo sospiro: l’arbitro non ci casca e si prende i fischi dell’Adriatico dove, evidentemente (ricordate lo scorso anno?), le regole sono diverse.

LA RIPRESA – Anche dopo l’intervallo le due contendenti non mostrano quell’aggressività di cui possono disporre. Se ne vanno 10’ senza sussulti fino a che il Varese prova a mettere il naso nell’area di casa con una palla buona per Neto che però si fa rimontare al momento di dare forza al tiro. Poco dopo gli animi si scaldano, Tommasi inizia a sventolare gialli e Maran toglie Neto per Martinetti. Il Pescara ora è più convinto e aumenta la pressione sulla trequarti biancorossa, anche se di nuovo il Varese arriva in porta con cross di Carrozza su cui De Luca tenta la magia in rovesciata, con palla fuori di poco. Si rivede anche Lepore (per Carrozza) ma a metà ripresa il Pescara spara le cartucce vincenti e segna in due minuti decide la contesa. Al 23’ una percussione in area trova Troest pronto a una ribattuta su Sansovini, ma la palla resta lì e Kone la controlla prima di trovare il varco giusto per infilarla in rete (foto: l’esultanza dell’ivoriano). Palla al centro e un attimo dopo è 3-1 e questa volta è un gran bel gol: Insigne se ne va a sinistra e cambia gioco verso Sansovini che brucia Grillo e inventa un diagonale su cui Bressan è ancora incolpevole ma trafitto.
Il Varese ha un merito: non si arrende, pur ballando in qualche occasione, e prova ancora a farsi vedere nei pressi della porta del Pescara: ci prova Kurtic al 39’ con percussione a sinistra conclusa da un tiraccio, va vicino al gol Martinetti al 42’ quando scatta evitando il fuorigioco ma trova Pinsoglio pronto al miracolo. Lo stesso portiere dice di no con un piede al solito De Luca, l’ultimo ad arrendersi.

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Pubblicato il 01 Novembre 2011
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