L’opposizione si appella al Prefetto: “Ridateci la democrazia”
Il leader dell'opposizione Luigi Roi ha scritto a Giorgio Zanzi a causa dell'atteggiamento del sindaco
“Restituiamo al Consiglio Comunale di Barasso il proprio ruolo” Con questa intenzione, il capogruppo di “Insieme per Barasso” ha scritto al Prefetto Giorgio Zanzi chiedendo un incontro per illustrare e discutere la situazione in cui lavora il Consiglio Comunale di Barasso da parte del Sindaco. Roi è poi stato ricevuto a Villa Recalcati, assicurando circa un suo interessamento.
Nella lettera spedita, Roi punta il dito contro l’attuale maggioranza che, a suo dire, ignora le regole del confronto: « Eccellenza, ci permettiamo di rivolgerci a Lei, nel Suo ruolo di garante della correttezza istituzionale, dopo aver esaurito i tentativi, nel corso del Consiglio Comunale di Barasso del 26 Settembre 2011, di ottenere che le varie Interpellanze, da noi sottoposte al Consiglio nei tempi regolamentari e regolarmente listate nell’Ordine del Giorno, ai punti 7,8,9,10,11,12,13, potessero ottenere risposte puntuali ai singoli quesiti e non risposte generiche e telegrafiche; inoltre, denunciamo il fatto gravissimo ed inaccettabile che una Mozione da noi proposta nei tempi regolamentari emessa nell’Ordine del Giorno al punto 14, non è stata votata dai Consiglieri presenti perché il Sindaco ha ritenuto, “motu proprio”, che la stessa fosse politicamente irricevibile pur avendola inserita nell’Ordine del Giorno.
Crediamo e, soprattutto, speriamo e ci auguriamo che il Consiglio Comunale di Barasso del 26 Settembre possa configurarsi come il fondo di quel baratro in cui l’Amministrazione Braida ha fatto precipitare la Democrazia nel nostro Comune.
Ci rivolgiamo dunque a Lei per ripristinare la Democrazia ed il Diritto, sanciti dall’articolo 43 del T.U.E.L. (D.lgs. n° 267/2000), di ogni Consigliere Comunale a fare il proprio dovere e a rappresentare gli interessi della Cittadinanza tutta; restituendo, altresì, a Giunta e Consiglio Comunali le proprie attribuzioni istituzionali di vigilanza e controllo, oggi buttate nella polvere e vanificate dall’arroganza di chi interpreta il proprio ruolo in forma assolutistica e in spregio della potestà degli Organi Collegiali di rappresentanza dei Cittadini».
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