Slitta il collegamento con l’alta velocità svizzera
Le prime linee Alptransit saranno pronte nel 2016, ma l’Italia rinvia il finanziamento della Chiasso-Milano, “cerniera” per i treni veloci e i merci. Lo ha deciso il Cipe
I nuovi binari da Chiasso verso Milano dovranno aspettare: il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica ha rinviato il finanziamento per la progettazione del collegamento ferroviario tra Monza e Chiasso, opera necessaria per le connessioni con il Gottardo e il sistema merci dell’Alptransit (foto: Eddie Konijnendijk). L’assessore regionale Raffaele Cattaneo, anche nel corso della riunione cui hanno partecipato, tra gli altri, il presidente del Consiglio Mario Monti, il ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera e il sottosegretario Antonio Catricalà, ha ricordato l’importanza della tratta, evidenziando la necessità di un percorso per realizzarla in vista del 2017. «Ho ribadito la necessità assoluta di dare priorità a un’opera fondamentale per le relazioni transfrontaliere attraverso il Gottardo – ha detto -. Il ministro Passera ha mostrato attenzione verso questa richiesta, prevedendo di volerla inserire tra le priorità del 2012. Ringrazio dunque il ministro Passera e il viceministro Ciaccia che, insieme ai loro collaboratori e al sostegno del presidente Monti, hanno voluto dare un segnale immediato sulle grandi infrastrutture per il rilancio e per la crescita, di cui il nostro Paese ha bisogno».
Il collegamento Chiasso-Milano prevede il raddoppio dei due binari esistenti (da portare dunque a quattro) per un’estesa complessiva di 27 km dalla galleria Monte Olimpino a Sud di Como fino a Monza, dove esiste già il quadruplo binario. 16 km erano previsti in sotterranea nello studio di fattibilità. La nuova linea servirà ad accogliere le merci in arrivo su ferro dal sistema Alptransit-Gottardo, su cui la Confederazione Elvetica vuole concetrare la gran parte del traffico cargo, per ridurre il "peso" dei camion che attraversano la Svizzera da Nord a Sud: arrivati in Italia, i treni dovrebbero proseguire verso Milano oppure – attraverso la Seregno-Bergamo – verso il Nord-Est. Insomma: senza la Chiasso-Milano salta un "pezzo" importante del sistema. La previsione è che ci vogliano almeno sei anni per realizzarla: l’ultima previsione era l’apertura dei cantieri nel 2015, ma a questo punto potrebbe slittare oltre. Gli svizzeri puntano a mettere in funzione la prima fase dell’Alptransit nel 2016: l’aumento di traffico merci necessiterebbe di potenziamenti sia sulla Chiasso-Milano, sia sulle linee che da Luino scendono verso Genova passando da Novara o da Gallarate.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Fabio Rocchi su Dal Pentagono a Tianjin: quando la guerra torna a chiamarsi guerra
lenny54 su Il Pd di Gallarate attacca Cassani: "Paladino della macchina propagandistica programmata dal governo Netanyahu"
bianca1977 su Varese si prepara a dire addio alla piscina di via Copelli: al suo posto si valuta un impianto per la pallavolo
Fabrizio Tamborini su Elly Schlein a Varese: “È una vergogna che prosegua l’occupazione di Gaza, e il silenzio del governo Italiano è complicità”
Felice su Latitante 20enne arrestato a Saronno dai Carabinieri: era evaso dai domiciliari
PaoloFilterfree su Brutale pestaggio in centro a Varese. La testimonianza di un cittadino
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.