I risultati Invalsi delle terza media Manfredini
Decisamente positivi i risultati ottenuti dagli studenti di terza media, anche se il coordinatore invita a non limitare a questo indicatore il giudizio sulla scuola
Premetto che non sono del tutto convinto dell’utilità della pubblicazione dei risultati delle prove
INVALSI, per la possibile riduzione della loro lettura. Il rischio è quello di considerare la qualità di
un’istituzione scolastica solo a partire dall’esito di tali prove e di usarle come pubblicità nei casi di ottimi risultati mettendo in difficoltà altre realtà scolastiche. Ritengo infatti che il valore dell’offerta
formativa di una scuola sia valutabile anche in base ad altri indicatori quali la sua funzione sociale
in una determinata situazione, la proposta educativa globale non riducibile alle seppur fondamentali
competenze conseguite, l’efficacia dell’intervento sui disabili, il numero di DSA presenti ed il tipo
di lavoro svolto per loro, i risultati che gli ex alunni ottengono al livello successivo di studi.
Fatte queste premesse la Scuola Manfredini può ritenersi molto soddisfatta dei risultati ottenuti
a giugno dai suoi alunni delle quattro classi terze: in italiano essi conseguono mediamente una
percentuale di 85 punti ed in matematica di 75, superando in entrambe le discipline di circa 15 punti
la media lombarda e del nord-ovest, già superiore a quella italiana.
Gli alunni sono risultati particolarmente preparati in grammatica conseguendo 88 punti percentuali, mentre, scorporando i dati della matematica, otteniamo 81 punti nell’ambito dei “Numeri”, 72 in “Spazio e figure”, 67 in “Dati e previsioni” e 77 in “Relazioni e funzioni”.
Mi sembra comunque che i risultati delle prove INVALSI siano utili soprattutto per le singole
scuole per verificare dove esse si collochino rispetto ai dati regionali e nazionali, ma innanzitutto
per capire i propri punti deboli ed i motivi delle differenziazioni tra le proprie sezioni. In tal senso
stiamo analizzando i settori in cui non abbiamo conseguito i risultati più brillanti e la tipologia dei
quesiti in cui i nostri ragazzi hanno manifestato le difficoltà maggiori rispetto ai dati regionali:
insomma non bisogna fermarsi mai sugli allori, anche quando , come nel nostro caso, si siano
conseguiti risultati molto soddisfacenti.
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