Il mondo dell’enduro piange Mika Ahola

Il finlandese, 37 anni, morto per un'infezione a Barcellona. Il ricordo di Fabrizio Azzalin, suo ex team manager varesino con l'Husqvarna: «Perdita enorme, era il nostro Valentino Rossi»

mika ahola enduro mortoA pochi mesi dalla morte di Marco Simoncelli, un altro grave lutto ha scosso il mondo del motociclismo seppur di una diversa disciplina rispetto a quella praticata dal centauro di Coriano. Ieri – lunedì 16 – in una clinica di Barcellona è infatti deceduto Mika Ahola (foto: dal web), nome ignoto ai più ma che è stato un autentico dominatore dell’enduro, specialità che anche nella nostra provincia vanta un gran numero di appassionati oltre che di piloti e organizzatori. Finlandese, nato nel 1974, Ahola è tuttora campione del mondo in carica nella classe E3 e quello ottenuto nel 2011 è stato il quinto titolo iridato (oltre ai due in E1 e due in E2) di una carriera di altissimo livello, considerando anche le sei vittorie con la sua nazione nella "Sei Giorni Internazionale di Enduro". Dalle notizie rimbalzate in queste ore, pare che il pilota sia deceduto a causa di una infezione sviluppatasi in seguito a una caduta in allenamento. Di recente il finlandese aveva annunciato il suo ritiro dalle corse, seguito poi da una retromarcia dovuta all’ingaggio da parte della Jotagas, casa spagnola che lo aveva scelto per affacciarsi sul palcoscenico mondiale.
Ahola lascia un grande vuoto tra gli appassionati anche nel Varesotto: dopo gli esordi italiani con la TM infatti, il campione di Hameenlinna aveva anche difeso i colori della Husqvarna e del CH Racing, la scuderia di Albizzate che da anni gareggia ai massimi livelli e che nell’ultima stagione ha conquistato i mondiali di E1 ed E2 con Salminen e Meo.
«Una notizia così ci ha letteralmente demolito – spiega il team manager della CH Fabrizio Azzalin – Mika era il numero uno e a 37 anni era la vera icona del nostro sport. Una sorta di Valentino Rossi, non solo per i risultati raggiunti ma anche per la capacità di essere un grande comunicatore: forte, simpatico, dall’aspetto hippy ma altamente professionale sul lavoro». Ahola aveva fatto il suo esordio nell’enduro proprio con l’Husqvarna anche se i maggiori successi li aveva raggiunti con altre marche: «Cominciò con la nostra moto preparata dall’importatore finlandese ma fin da giovane lo tenevamo d’occhio e già allora entrò nel giro CH Racing. Poi è tornato nel 2004 per due anni ma purtroppo, per ragioni tecniche, insieme non ottenemmo grandi risultati. Ciò naturalmente non ha intaccato un rapporto umano splendido: basti pensare che quando lo invitammo al Green Pistons (la grande manifestazione enduro che si tiene annualmente a Cassano Magnago e dintorni) partecipò con entusiasmo accanto ai tanti piloti amatoriali, aiutando molti di loro nei passaggi più difficili e ridendo come un matto. Ecco, quello era Mika, un amico che mancherà a tutto il mondo dell’enduro».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Gennaio 2012
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