Ivan Basso vuole la terza maglia rosa

Presentata a Milano la Liqugas-Cannondale: il varesino punta al Giro, Nibali al Tour. E per la seconda metà di stagione spunta il sogno Vuelta

La terza maglia rosa: è questo l’obiettivo principe per il 2012 di Ivan Basso che dopo aver vinto il Giro nel 2006 e nel 2010 vuole il tris nella corsa più amata dagli italiani. La conferma ufficiale è arrivata oggi a Milano, nel corso della presentazione della nuova Liquigas-Cannondale, una delle due formazioni tricolori del Pro Tour che ha tra le sue fila il campione di Cassano Magnago per la quarta stagione consecutiva (quinta, se si considera l’ultimissima parte di 2008).
Una squadra forte ma alla ricerca di quegli acuti toccati due anni fa con le vittorie di Giro e Vuelta (Basso e Nibali), non ripetute nell’ultima stagione quando è stato soprattutto il giovane talento slovacco Sagan a fare incetta di risultati. E così lo staff tecnico diretto da Roberto Amadio (tra i direttori sportivi è confermato il saronnese Alberto Volpi) ha suddiviso i programmi in base al disegno delle grandi corse a tappe, scegliendo Basso per il Giro e puntando sul più giovane Vincenzo Nibali al Tour de France. Il giovane siciliano però potrebbe anche tornare in gioco per la gara italiana ma una decisione a riguardo arriverà solo dopo le classiche del Nord e in particolare la Liegi-Bastogne-Liegi.

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Basso e la Liquigas 2012 4 di 15

«Sarà il mio anno di ritorno al Giro» conferma dal palco Ivan che nel 2011 scelse di fare solo il Tour da dove tornò sconfitto (concluse ottavo). «Vado per provare a vincerlo e per questo abbiamo fatto un programma simile a quelli del 2009 e del 2010. Nelle prossime settimane inizieremo le ricognizioni sul percorso per studiare a fondo le tappe, ma mi pare che il disegno di questo Giro sia adatto alle mie caratteristiche molto più del Tour». Il possibile dualismo con Nibali (al centro nella foto sotto) non preoccupa il corridore varesino, sottoposto a un fuoco di domande sull’argomento. «Se Vincenzo sarà al Giro diventa secondo me il principale favorito ma la cosa più importante è che se la Liquigas schiererà sia me sia lui diventerà una squadra ancora più forte. E quindi sarò ancora più contento. Io e Nibali abbiamo due modi diversi di interpretare la corsa e secondo me proprio per questo siamo compatibili nella stessa squadra».
Basso, che ha da poco compiuto 34 anni, non si sente ancora un veterano nel senso anagrafico del termine. «L’entusiasmo di partecipare alle corse è sempre tanto e quando salgo in bici ho ancora sensazioni da atleta che può dare molto. Le indicazioni dei primi allenamenti stagionali sono molto positive e mi sento pronto per fare bene».
Ieri tra l’altro, subito dopo la presentazione della Vuelta di Spagna, Basso è stato uno dei primi a dirsi entusiasta di un percorso che prevede addirittura dieci tappe di salita e che quindi sposa le sue caratteristiche tecniche. Per questo il sospetto che nella seconda parte di stagione Ivan possa fare rotta sulla penisola iberica è molto forte. «Per il momento abbiamo programmato il 2012 da qui fino al Giro che sarà una compezione dura e stressante dall’inizio alla fine. Ora è presto per dire se andrò in Spagna (dove si correrà dal 18 agosto al 9 settembre ndr) ma è vero che il percorso mi si addice e sembra il migliore per le mie caratteristiche dei tre grandi giri». Basso vanta una sola partecipazione alla Vuelta, quella del 2009, quando fu autore di una buona prova chiusa al quarto posto.
Intanto l’esordio stagionale sarà a Laigueglia il 18 febbraio e alla fine del mese prossimo Basso difenderà il suo titolo nel Gp di Lugano (mentre sembra a forte rischio l’organizzazione del Gp Insubria). Prima del Giro Ivan farà tre corse a tappe: la Parigi-Nizza (4-11 marzo), la Vuelta a Catalunya (19-25 marzo) e il Giro del Trentino (17-20 aprile) già vinto tre anni fa.
Al vernissage della Liquigas-Cannondale, ospitato dalla sede milanese di Citroen, hanno partecipato anche il commissario tecnico della Nazionale Paolo Bettini e il presidente federale Renato Di Rocco. Quest’ultimo è l’uomo che, anche di recente, ha ribadito il veto per Basso (e altri) in azzurro per via del caso di doping che lo ha visto coinvolto. Una decisione retroattiva che fa storcere il naso a molti e che pare più una delle tante mosse politiche che purtroppo animano il ciclismo. Chissà se il confronto tra Di Rocco, i Liquigas e lo stesso Basso non sia servito come primo passo di riavvicinamento: il Mondiale 2012 si corre a Valkenburg dove Ivan nel ’98 vinse il titolo iridato under 23. Solo per questo, meriterebbe attenzione.

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Pubblicato il 12 Gennaio 2012
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