L’uomo Damonte ha detto sì

Un'epifania da leoni per il Varese, grazie alla bella storia del bomber cresciuto nel Genoa con la Samp nel cuore. Gira bene anche alla Pro, mentre la "peppa tencia" tocca a Stipcevic

(d. f.) Gioie e dolori: lo sport regala eccessi alterni nel giro di poche ore come hanno potuto sperimentare i tifosi delle squadre varesine, passati dal paradiso di Marassi all’inferno di Cremona. La prima copertina dell’anno va dunque di diritto a Loris Damonte, colui che allo scadere ha concretizzato il gran lavoro della squadra di Maran che ha steso la Sampdoria a domicilio. Ma se a Busto (sponda Pro ma anche Yamamay) e Villa Cortese gira bene, lo stesso non si può dire di Atalanta e Cimberio. I bergamaschi sono chiamati in causa con il "nostro" Ferri, non proprio a suo agio contro un asso del calibro di Ibrahimovic. Ma al difensore nerazzurro va quasi di lusso in confronto al reparto guardie (e non solo…) al dis-servizio di Charlie Recalcati. La sconfitta di Cremona è di quelle che fanno malissimo.

Pagellone numero 75 del 9 gennaio 2012

Loris Damonte 9 – Il voto vero va a Maran e al suo Varese che ha fatto vivere a tutto il mondo biancorosso un venerdì da leoni in riva al Mar Ligure. Quello stesso mare che il nostro giovane eroe ha negli occhi fin da bambino, quando da Arenzano raggiungeva Marassi per tifare Sampdoria, la squadra tifata nonostante le giovanili passate nel Genoa; la squadra affondata con un gol che a molti ha ricordato il 4-3 di Rivera alla Germania Ovest nel 1970. Per sapere quale sarà il suo futuro calcistico ci vorrebbe la sfera di cristallo: se sarà di alto livello un gol così sarà ricordato come quello di Cassano all’Inter. E comunque vada, il bravo Loris ha già vissuto una giornata di quelle che ogni ragazzino sogna dal primo giorno che respira l’aria di uno spogliatoio: come si fa a non gioire per lui?

Makare Wilson 7 – Cosa manca alla MC-Carnaghi rispetto alle scorse stagioni? Innanzitutto il gioco al centro: Anzanello e Calloni sono partite per l’Azerbaijan, sostituirle non è facile, e se poi ci si mettono di mezzo infortuni e assenze le cose si complicano ulteriormente. Ma la rinascita di Villa passa necessariamente dalle centrali e l’americana originaria delle Isole Fiji, che non è proprio l’ultima arrivata, sta cominciando a mettere la sua firma sulla stagione. Berg la cerca in attacco, Abbondanza la fa sudare a muro e Desi (come preferisce essere chiamata) sta imparando a sfidare anche gli avversari più temuti: la stampa e la lingua italiana…

Pro Patria 6,5 – Per questa volta facciamo un’eccezione, valutando la squadra e non il singolo. Dopo un nefasto 2011 la Pro si affaccia al nuovo anno con una vittoria non solo frutto della caparbietà di Serafini e compagni, ma anche di una buona fetta di sorte a favore, o come si dice spesso di "fattore C". Mettiamo le mani avanti sottolineando che non vogliamo in alcun modo "gufare", ma se l’aria che tirerà in via Ca’ Bianca per il 2012 sarà questa, i tifosi possono prepararsi a rispolverare le bandiere biancoblu.

Michele Ferri 5 – Subire un "elastico" da Ibrahimovic non è cosa da tutti i giorni. È capitato allo spaesato Michele Ferri, bustocco di nascita e atalantino di maglia, buttato nella mischia per la quarta volta in stagione dall’allenatore dei bergamaschi Colantuono. Il ragazzone cresciuto nell’Ardor Busto Arsizio ci ha capito pochissimo, fino all’azione a pochi minuti dalla fine: la palla va a destra, poi a sinistra e infine passa tra le gambe di Ferri, con Ibra che spara una cannonata ben parata dal portiere Consigli. Spaesato.

Rok Stipcevic 4 – Difficile segliere un giocatore della Cimberio cui assegnare la "peppa tencia" del voto nel pagellone dopo la figuraccia di Cremona. Dal mazzo estraiamo la carta Stipcevic, un po’ perché di altri (Hurtt) ci siamo stufati di parlare, un po’ perché il croato ha le spalle abbastanza larghe per farci rimangiare il giudizio, un po’ perché è un po’ il simbolo del reparto esterni biancorosso. Detto questo, con Rannikko ai box, Rok pare l’unico in grado di portar palla contro una difesa in pressing, circostanza che suona di bocciatura per tutti gli altri (dal già citato Hurtt a Demartini, da Reati a Ganeto). Signori sveglia, siamo in Serie A; e di fronte non c’erano i Lakers, il Panathinaikos e nemmeno Siena ma una squadra che sta lottando per non retrocedere. Messa così, il 4 è quasi generoso.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 09 Gennaio 2012
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.