Maran: “Voglia e sacrificio, punto guadagnato”
Il tecnico del Varese soddisfatto del pareggio interno con il Torino. Pucino felice: "I granata sono i più forti: una prova che ci carica"
Il pareggio ottenuto contro il Torino soddisfa Rolando Maran: «Sicuramente è un risultato da accettare di buon grado – attacca il tecnico biancorosso – Abbiamo affrontato una squadra molto forte che ha dimostrato il perché sia stata per tanto tempo in testa alla classifica. Per noi è stata una partita difficile ma l’aver giocato con grande determinazione ci permette di uscire a testa alta». Il risultato a reti inviolate determinato soprattutto dalla buona prestazione difensiva del Varese: «Abbiamo rischiato davvero solo su episodio. Dietro bisognava fare a sportellate e siamo stati bravi a farlo. Della mia squadra oggi va sottolineato il coraggio, la forza, il sacrificio: sono contento perché la squadra ha affrontato la gara con il piglio giusto». La gara ha visto i biancorossi più in difficoltà nel primo tempo rispetto alla ripresa: «Sì, è vero. Nei primi 45′ abbiamo forzato troppo e siamo andati fuori giri; abbiamo corso a vuoto senza palla rendendo il Torino ancora più forte e questo fatto l’abbiamo pagato in particolare nel finale – analizza Maran – Nella ripresa invece siamo stati più equilibrati, più compatti: abbiamo rinfoltito la zona nevralgica del campo, cercando di contenere meglio e provando a costruire qualcosa in più. Credo che i miei ragazzi abbiano ben interpretato il cambiamento chiesto». La domanda sul rigore non concesso al Torino è inevitabile ma Maran, come da suo stile, preferisce non commentare: «Mi avete mai sentito recriminare – chiede ai giornalisti in sala stampa – per qualche episodio a nostro favore? Quando vengo qui a parlare preferisco mordermi la lingua e non lamentarmi». L’infortunio subìto da Martinetti non sembra preoccupare il tecnico: «Daniele ha preso un colpo nel primo tempo e ha provato a stringere i denti perché avevamo bisogno della sua fisicità là davanti; nel secondo tempo ha però sentito un indurimento dove aveva preso il colpo e ho così dovuto sostituirlo». In chiusura viene chiesto a Maran se ci sono rimpianti per i punti persi nella precedente gestione e dove possono arrivare le due squadre scese in campo oggi a Masnago: «Avere rimpianti è inutile, l’unica cosa importante è che da quando sono arrivato stiamo facendo bene, stiamo dimostrando quanto è nelle nostre possibilità. Credo – conclude – che il Torino abbia la possibilità di salire direttamente; per quanto riguarda il Varese, se gioca sempre al 100% si salverà presto».
A dare il cambio in sala stampa al tecnico biancorosso c’è Raffaele Pucino: «Credo che il Torino sia la squadra più forte del campionato, sicuramente è quella che ci ha messo più in difficoltà. Oggi però, a differenza della gara contro il Bari, c’eravamo con la testa e quando giochiamo così affrontarci è difficile. Un risultato come questo contro il Torino, formazione micidiale, mette tanta voglia e credo che oggi abbiamo dimostrato che ce la possiamo giocare con tutti. Adesso si va avanti: martedì c’è il Livorno». Sfida nella sfida contro Stevanovic sulla corsia di destra: «Sapevo di avere contro un ragazzo forte e con esperienza nella massima serie – prosegue il terzino biancorosso – Qualche volta mi è andato via, è chiaro che non posso sempre fermarlo, altre volte invece è andata meglio. L’importante è comunque la voglia, la determinazione; quando poi c’è la prestazione della squadra quella del singolo viene da sola». Il Varese è cresciuto nel secondo tempo e, a differenza di quanto succedeva con Carbone, è riuscita a interpretare il cambio di modulo: «In allenamento il mister prova molte situazioni diverse. Ci sono partite in cui può accadere un cambio, è successo col Brescia, col Bari nel secondo tempo… Questo è possibile perché siamo ragazzi fantastici: tutti hanno voglia di lottare e dimostrare e se il mister chiedesse a qualcuno di giocare in porta ognuno sarebbe pronto a sacrificarsi e a farlo». Archiviato in fretta il possibile rigore per il Torino («È un episodio. Posso dire che quando noi non otteniamo un risultato non pensiamo all’arbitro»), Pucino conclude analizzando la sua crescita in biancorosso: «Non mi aspettavo tutto questo. All’inizio ho fatto fatica, ma cerco sempre di migliorare; non si finisce mai di imparare, soprattutto con un allenatore d’esperienza che dà tanti consigli in allenamento. Sono molto contento».
Da parte granata il primo a parlare è il direttore sportivo Gianluca Petrachi che si dichiara «Dispiaciuto, perché puntualmente non ci viene dato quello che è nostro: credo che il rigore sia lampante. Non è comunque nel nostro stile la polemica, chiediamo solo equità di giudizio». Segue invece il tecnico Gianpiero Ventura, molto tranquillo nonostante l’espulsione incassata: «Parlo solo di calcio giocato. Se mi chiedete del rigore posso dire che dalla panchina sembrava netto ma da lì giudicare è difficile. Noi cerchiamo comunque di fare calcio propositivo al di là degli episodi. Oggi ho visto una prestazione molto positiva: ho visto grande disponibilità, non abbiamo subito neanche un tiro in porta, potevamo segnare in almeno tre occasioni. Avevamo di fronte una squadra che ha giocato ad annullarci: non lo dico in tono dispregiativo, anzi faccio i complimenti. Il Varese ha giocato al 140%, ha corso tantissimo: alla luce di questo è ancor più positivo quanto abbiamo fatto».
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