L’Udc contro il contributo al Baff: “Politici nel buio di un cinema”
La provocazione del segretario cittadino Iadonisi in merito al bilancio e ai 100 mila euro convogliati sul festival cinematografico che si svolgerà in città: "Soldi buttati in un momento di crisi come questo"
Riceviamo e pubblichiamo la nota del segretario cittadino dell’Udc Francesco Iadonisi in merito al finanziamento concesso dal Comune di Busto Arsizio alla decima edizione del Busto Arsizio Film Festival.
Al peggio non c’è mai fine, non è una battuta o il titolo di un film, ma la straordinaria sintesi della politica locale bustocca. Il bilancio soffre a causa dei mancati trasferimenti ma i nostri “politici”, attenti a far quadrare i conti, riescono a dar prova di riuscire a fare “l’inimmaginabile”. In tempi differenti da quello attuale, nessuno avrebbe avuto da ridire sullo stanziamento di 100mila euro per una manifestazione che, seppure di rilievo, non è certamente prioritaria. Oggi che non disponiamo di risorse necessarie per far fronte ai servizi essenziali, è opportuno effettuare scelte valutando le reali priorità: lavoro, famiglia, sanità sono le problematiche primarie da affrontare per non acuire la grave crisi che stiamo attraversando.
Per rispetto dei tanti cittadini che sono rimasti sconcertati di fronte ad una tale decisione dell’Amministrazione, chiediamo almeno che si eviti la sceneggiatura messa in piedi dalla Lega che, per scaricare le proprie responsabilità di fronte all’elettorato, prima grida allo scandalo, denunciando lo spreco di soldi per manifestazioni inutili, poi vota compatta a favore.
Come si può chiedere sacrifici alle famiglie per poi gettare dalla finestra una somma di tale portata? Per di più giustificando il tutto come un investimento per il territorio, quando non ci sono più i soldi per fare la spesa e pagare le bollette e si aumenta la pressione fiscale o eliminando i servizi.
Signori, la gente ha serie difficoltà ad arrivare alla terza settimana del mese e sono sempre di più quanti si rivolgono ai Servizi Sociali, vedendosi sbattere la porta in faccia.
E’ una situazione inaccettabile, soprattutto da parte di chi ha venduto una realtà diversa da quella tangibile.
A questo punto chiediamo con forza che siano rese pubbliche le linee e le ipotesi legate al bilancio previsionale 2012, per poter fare opportune valutazioni e, perché no, dare alcuni suggerimenti ai nostri cari amministratori, che sembrano rimasti al buio di una sala cinematografica.
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