“Sono nato qui e sono italiano”
Un incontro per parlare di cittadinanza grazie alla proiezione del film "18 ius soli" e la testimonianza di Fred e Ada. Un'iniziativa organizzata da Libera, Ampi e coordinamento migranti
Centocinquanta studenti assorti nella visione di "18 IUS SOLI", un film documentario,
che presenta diciotto storie di ragazze e ragazzi nati e cresciuti in Italia ma con origini asiatiche, sudamericane, africane e residenti in aeree geografiche diverse dell’Italia. Un’iniziativa voluta e organizzata da Libera, dal coordinamento Migranti e dall’Anpi.
Fred Kowornu, regista del film e Ada Touré, vicepresidente dell’associazione M.U.N.I, entrambi italiani e con una famiglia interetnica alle spalle, hanno raccontato la loro esperienza e le ragioni del loro impegno per cambiare una condizione che oggi riguarda circa 900mila persone.
Sono quelli raccontati simbolicamente nel film attraverso diciotto storie. Sono ragazzi nati in Italia, figli di immigrati: studiano nel nostro Paese, parlano la nostra lingua e i nostri dialetti, molto probabilmente non sono nemmeno mai stati nel paese d’origine dei loro genitori né spesso ne parlano la lingua.

L’incontro di mercoledì con le scolaresche delle scuole superiori era stato preceduto, la sera prima, da un altro appuntamento pubblico sempre nella sala Montanari.
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