Attilio Fontana: “Bossi ancora segretario della Lega? Non credo”

Il sindaco pensa che sarà Maroni il candidato alla segreteria federale e spiega che le dichiarazioni del senatùr sono state male interpretate

«Non ci sarà bisogno di chiedere a Bossi di ricandidarsi». Il sindaco di Varese Attilio Fontana dà la sua interpretazione del caso che sta agitando, da ieri, la Lega Nord. La dichiarazione di Umberto Bossi «al congresso di ricandido» è stata breve e concisa e alimenta un clima teso nella guerra intera che, da mesi, sta agitando il Carroccio.
Attilio Fontana è uno dei leghisti più ascoltati e, soprattutto, più in vista nel panorama nazionale. Sindaco di Varese, sostiene apertamente la candidatura di Roberto Maroni alla testa del suo partito e oggi ha scelto una formula molto raffinata per dire, con classe, che Umberto Bossi a suo parere è meglio che lasci il passo all’ex ministro dell’interno, sempre più a capo di una forte corrente che gode di sostegno nella base: «La dichiarazione di Bossi è stata male interpretata e infatti lui stesso mi sembra che abbia poi precisato il senso delle sue parole – afferma a Varesenews – Bossi ha offerto un sacrificio al nostro partito per mantenere l’unità. Se questa dovesse essere a rischio lui si ricandiderebbe per poter garantire la tenuta del movimento. Ma io non penso che ci sia il rischio di una spaccatura. Non ci sono conflitti tali da poter prevedere una rottura del partito, dunque credo che non ci sarà bisogno di chiedergli questo sacrificio». (nella foto, Bossi e Fontana)
La posizione del sindaco di Varese,(che pensa a Maroni come candidato unico) coglie gli umore della corrente maroniana, che dopo le notizie battute ieri dalle agenzie di stampa ha cominciato a sentirsi sempre più inquieta. I sostenitori di Maroni vogliono che l’ex ministro diventi il leader. Ma quest’ultimo aveva detto, al comizio dell’orgoglio leghista di Bergamo, che se Bossi si fosse ricandidato al congresso federale, l’avrebbe votato.
La base maroniana non vuole più Bossi segretario ma non lo dice apertamente. Come accade ormai da mesi, sono i social network lo sfogatoio di buona parte della base leghista e, fin da martedì sera, circolavano volantini virtuali (nella foto), ovviamente anonimi, con la scritta «E’ ora di scelte nette, Maroni segretario federale».
Lo stesso Roberto Maroni ha dovuto commentare, ieri notte, nella sua abituale tribuna della pagina di facebook: «Grazie a tutti coloro che sono venuti a Zanica oggi. Peccato solo che la dichiarazione (a sorpresa) di Bossi di volersi candidare alla segreteria federale abbia consentito ai giornalisti di mettere in secondo piano la protesta fiscale contro l’IMU sulla prima casa. Ma la battaglia continua, in tutti i sensi».
 

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Pubblicato il 02 Maggio 2012
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