Fuori casa il Varese è speciale: anche il Brescia finisce al tappeto

I biancorossi reagiscono al vantaggio dei padroni di casa e pareggiano con Zecchin imbeccato da Rivas. Nella ripresa Terlizzi firma l'1-2 finale dal dischetto: playoff sempre più vicini

Dal nostro inviato – La mascotte del Varese di un tempo era il celeberrimo “Corsaro” e forse sarebbe ora di rispolverare quel simbolo visto il cammino piratesco dei biancorossi di Maran in questa stagione. Altra trasferta, altra vittoria: più si viaggia e più si fanno punti e la regola si conferma anche a Brescia, uno degli stadi dove più si avverte il profumo di Serie A.
Come all’andata contro le Rondinelle va in scena la rimonta, ma se a Masnago era valsa un pareggio (da 0-2 a 2-2) questa volta frutta il bottino pieno. Gara bella, vivace ed emozionante quella del “Rigamonti” dove la squadra di Maran ha meritato il successo ma anche il Brescia, tutto sommato, può recriminare per non aver strappato almeno un punto. La forza del Varese è stata la costanza con cui ha affrontato i 90′: sicuri di sé, concentrati, feroci, i biancorossi non hanno tremato quando El Kaddouri ha portato in vantaggio il Brescia e non si sono rintanati dopo il pareggio di Zecchin, servito dal migliore in campo assoluto Rivas (foto). E quando dalla panchina è arrivata una mossa conservativa (fuori Neto, dentro Corti), ecco la zampata finale, peraltro aiutata da una stupidaggine bresciana sottoforma di fallo di mano. Dal dischetto Terlizzi ha spedito la palla in gol e il Varese ancora più in alto in attesa delle partite di Padova e Samp, con il Brescia ormai impossibilitato a rimontare i biancorossi. Tra le Rondinelle non mancano le lamentele per alcune decisioni dell’arbitro Nasca, in particolare per il presunto rigore di Grillo su Piovaccari; alla moviola l’ardua sentenza.

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Brescia-Varese 1-2 4 di 16

COLPO D’OCCHIO – Venti minuti abbondanti di diluvio prima del match danno il benvenuto al Varese che a Brescia si gioca pesanti carte playoff in uno scontro diretto. A inizio partita la pioggia si ferma ma lascia in eredità un campo scivoloso e infido. I biancorossi sono accompagnati da un bel drappello di tifosi, caldi e sistemati alla destra della grande tribuna centrale; circa cinquemila i presenti sugli spalti.

CALCIO D’INIZIO – Maran predilige l’esperienza di Cacciatore: l’ex Samp è titolare non da terzino ma da mediano accanto a Kurtic, mentre Pucino e Grillo sono gli esterni difensivi. All’ala vanno il confermato Zecchin e il rientrante Rivas mentre Neto e Granoche sono coppia d’attacco. Calori sa che il Brescia ha bisogno della vittoria e vara un undici offensivo, con il centrocampo a quattro e Piovaccari accanto al bomber Jonathas in un duetto sostenuto da El Kaddouri.

IL PRIMO TEMPO – Buono il piglio iniziale dei ragazzi di Maran che nei nei primi 10′ si vedono più volte all’attacco, soprattutto con un sinistro di Zecchin finito alto e con un pericoloso traversone che Arcari riesce a smanacciare. Il gol germoglia subito ma, a sorpresa, matura nella porta del Varese anche con un po’ di sfortuna: Jonathas entra in area da destra e vince un rimpallo che fa sbandare la difesa, così El Kaddouri può inserirsi e freddare Bressan in diagonale.
Il Varese accusa il colpo, pur provando a reagire (gran passaggio in profondità di Rivas per Grillo: angolo): un po’ di fragilità emerge al 17′ quando un’azione centrale di Piovaccari viene sventata dall’uscita bassa e rischiosa di Bressan, poi travolto dall’attaccante. Uscirà poco dopo per la botta. Al 24′ il Varese torna vicino al gol: su un corner nasce una mischia con l’ultimo tocco di Cacciatore che manda di poco sul fondo. La risposta bresciana è di Rossi che ci prova da lontano ma trova Bressan pronto al volo e alla respinta; il portiere però si arrende al dolore e lascia il posto a Moreau. Serve una scossa e allora Rivas sale in cattedra: l’ala argentina taglia in velocità da sinistra e vede con il radar Granoche dalla parte opposta, ma il bomber uruguaiano da pochi passi spara alto. Poco dopo Granoche è ancora in area in attesa di un cross di Cacciatore ma finisce a terra su una carica da dietro; l’arbitro lascia correre tra le proteste varesine.
Negli ultimi minuti il Varese prova ancora a schiacciare il pedale dell’acceleratore e stavolta il gol arriva dopo una serie di tentativi firmati Granoche, Grillo (diagonale sinistro al volo) e Cacciatore (Arcari blocca). Il pareggio è frutto di un capolavoro del solito Rivas che slalomeggia sulla sinistra, semina i difensori e vede Zecchin a centroarea: il passaggio è preciso e per l’omino di Camposampiero la deviazione è un gioco. 1-1 e tutti al riposo.

LA RIPRESA – Dopo 6′ di colpi di fioretto è di nuovo il Varese a cercare un affondo che per poco non va a segno. Bravo Pucino a crederci, bravissimo Neto a rilavorare il pallone per Granoche che cerca una palombella in diagonale alta di pochissimo sulla traversa. Rispetto al primo tempo c’è però più timore nelle due squadre e così si arriva al quarto d’ora senza particolari spunti. Calori e Maran cambiano: dentro Vass per Rossi da una parte, Nadarevic per il migliore in campo Rivas dall’altra con l’argentino che non ha ancora i 90′ in gambe e polmoni. Poco dopo però tutto il Rigamonti si alza a protestare: il Brescia va in contropiede con la galoppata di Piovaccari ben lanciato da El Kaddouri. Sul bomber di Cairate rientra disperatamente e velocemente Grillo che evita il tiro anche con una spinta che manda a terra l’attaccante bresciano: il rigore pare esserci, Nasca ancora una volta sorvola.
Al Brescia il pari non basta e intorno al 25′ guadagna in mischia due corner che fanno venire i brividi ai tifosi del Varese, così Maran prova a cautelarsi inserendo Corti al posto di Neto pur senza rinunciare a farsi vedere in attacco. E così, al 31′, ecco il gol partita: su un cross da destra per Granoche, Caldirola interviene con una mano in area e questa volta Nasca fischia il rigore senza dubbi. Sul dischetto va tutta l’esperienza di Terlizzi che di fronte ad Arcari non trema e spiazza l’estremo difensore finendo poi a festeggiare sotto lo spicchio di tifosi biancorossi.
Calori comanda di andare tutti all’attacco, inserisce Foti e Cordova e il Brescia reagisce da Leonessa ferita e rabbiosa. Cordova trova pronto Moreau con una bordata da fuori al 39′, Jonathas esagera cercando il pallonetto dopo aver saltato Pucino ma il suo tocco morbido è alto. Poi è il turno di Piovaccari che sfiora di testa e mette fuori e ancora di Cordova ma Moreau ripete il “no” di poco prima deviando un rasoterra pericoloso. L’alleggerimento è legato a Granoche, bravo a gestire il pallone e a far trascorre i secondi. Non basta perché un errore di Pucino (ottimo per tutta la gara) permette un ultimo assalto: il Brescia stavolta la mette anche in rete ma il fuorigioco prontamente (e giustamente) segnalato permette al Varese di tagliare il traguardo a braccia alzate, seppure al fotofinish. I playoff sono ancora più vicini. E il vecchio Corsaro si profila all’orizzonte, fiero come un tempo.

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Pubblicato il 05 Maggio 2012
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