Scosse in tutto il Nord Italia. Sette vittime e 3mila sfollati
Nuove scosse durante la giornata di domenica (alle 15 di magnitudo 5.1, alle 20 di 4.8), avvertite anche a Varese. Danni ingenti a strutture storiche in Emilia Romagna, allestiti campi profughi nelle palestre
Sette morti e ingenti i danni alle strutture. È il bilancio della giornata, dopo il terremoto con epicentro a Finale Emilia che nella notte tra sabato e domenica ha colpito tutto il Nord Italia e che è stato fortemente sentito anche a Varese e in tutto il Nord Italia.
Le scosse successive
Una nuova scossa, dopo quella di magnitudo 6 di stanotte, è stata avvertita intorno alle 15, di intensità di magnitudo 5.1. Scossa avvertita anche a Milano.
Altro scossone, sempre di magnitudo, 4,8 si è ancora avvertito intorno alle 20, sempre in Emilia Romagna.
Secondo l’istituto nazionale di Vucanologia non si esclude vi possano essere forti scosse anche nelle prossime ore notturne. Gli sciami registrati nella giornata sono stati centinaia, stanno diminuendo di intensità. Alcuni sono stati molto forti, come quelli già citati. Ma potrebbero verificarsene altri nella notte. Nelle zone colpite sono state allestiti dei campi profughi nelle palestre, come a Crevalcore, in provincia di Bologna.
Le vittime
Numero crolli in edifici storici e aziende hanno portato quindi alla morte di 4 operai che facevano il turno di notte in diverse aziende), mentre tre persone (due anziane di 103 anni e 86 anni, e una 37enne tedesca) sono decedute in seguito a un malore. Decine i feriti.
Le persone decedute in seguito ai crolli sono quindi 4 operai. Si tratta di Nicola Cavicchi, 35 anni, residente a San Martino, frazione di Ferrara, rimasto schiacciato sotto il crollo della ditta Ceramiche di Sant’Agostino. Nella stessa ditta è morto anche Leonardo Ansaloni, 51 anni, residente a Reno Centese in provincia di Ferrara. Un terzo operaio è morto, sempre a Sant’Agostino, per il crollo di un capannone della ditta Tecopress di Dosso: Gerardo Cesaro, 59 anni residente a Molinella. Un altro operaio di origini marocchine, Tarik Naouch di soli 29 anni, è morto a Ponte Rodoni di Bondeno nel crollo che ha interessato la ditta Ursa che produce polistirolo. Il giovane era residente a Crevalcore.
I danni
Ma i danni peggiori si sono registrati in Emilia Romagna, con numerosi edifici danneggiati, torri storiche crollate come a Finale Emilia, Modena, Mantova, Ferrara, e molte altre città. La situazione nelle aree colpite dal terremoto di stanotte, secondo quanto dichiarato da Franco Gabrielli, capo del dipartimento della Protezione civile, sarebbe sotto controllo. Oltre ai sei morti ci sono anche alcune decine di feriti sul territorio, continua Gabrielli spiegando che «ci sono danni significativi soprattutto al patrimonio culturale ed ecclesiastico sia in provincia di Ferrara, soprattutto a Sant’agostino, Sia di modena dove Finale Emilia è stata la cittadina più colpita».
Emilia Romagna e Lombardia hanno chiesto lo stato di calamità in seguito al sisma. Martedì è previsto un consiglio dei ministri dedicato alla situazione.
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