Varese 2020, un progetto condiviso per migliorare la città
Rossella Locatelli, docente di economia all’Università dell’’Insubria ha parlato al Rotary Varese del progetto “Varese 2020”

Il progetto origina nell’ambito del tavolo di concertazione istituito presso la Provincia di Varese. Al tavolo partecipano tutti i soggetti pubblici e privati del territorio provinciale, con funzioni di rappresentanza (datoriali, lavoratori, CCIAA). «Nella primavera del 2010 il tavolo ha coinvolto le Università, convocate insieme ad altri soggetti operanti in provincia nel settore della formazione, chiedendo loro un supporto scientifico e metodologico nella maturazione di un metodo di “programmazione negoziata”. È utile citare come esperienza correlata e ugualmente significativa di condivisione di una progettualità concordata a livello territoriale, ancorché con un focus differente quella che ha portato alla stesura e alla firma dell’Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale (AQST), sottoscritto a giugno 2009 da molti dei soggetti coinvolti in Varese 2020 – spiega Rosella Locatelli -. Obiettivo del progetto Varese 2020 è stato, ed è, la condivisione di un’analisi delle tendenze di medio-lungo periodo del contesto economico, sociale, demografico della provincia a partire dalla quale impostare azioni concordate. Si tratta dunque di un tentativo collocabile nel quadro delle azioni di politica economica territoriale. Il ruolo delle Università nel progetto, così come nell’AQST, è stato prima di tutto un ruolo tecnico-scientifico, ovvero di elaborazione di un quadro di analisi secondo metodologie rigorose scientificamente, ma anche inevitabilmente, di condivisione di un metodo e di risultati. Si è cercato, cioè, di interpretare al meglio il nostro ruolo come istituzioni del territorio e che operano nel territorio, tema sul quale è opportuna e necessaria qualche riflessione e anche qualche specificazione. Il lavoro delle Università si è fermato al momento della consegna e presentazione del rapporto che individua alcune rilevanti tematiche e suggerisce possibili ambiti di intervento. A valere su questo il tavolo di concertazione ha individuato alcune priorità sulle quali impostare le proprie linee di azione, concretizzatesi nel patto per lo sviluppo, presentato in
occasione del recente convegno “Varese 2020”. Il lavoro svolto è stato metodologicamente molto complesso, fatto di due fasi e diversi step intermedi, con una combinazione di analisi di impostazione qualitativa (analisi della letteratura, individuazione di fattori condizionanti di contesto generale e di natura locale, analisi Delphi, interviste a esponenti del tavolo) e quantitativa, analisi econometrica con individuazione di uno scenario inerziale e di uno scenario dinamico, del tipo “what if”). I risultati evidentemente non potevano essere sorprendenti o del tutto originali, ma il valore aggiunto è nella condivisione dell’analisi e della consapevolezza delle conseguenze possibili delle diverse azioni o mancate azioni. Le azioni individuate dal tavolo a partire dallo studio Varese 2020 sono sintetizzate in quattro macro temi: 1) Creare condizioni favorevoli alla crescita (priorità: internazionalizzazione delle imprese, credito, problemi connessi al nanismo delle imprese); 2) Agire sul capitale umano (priorità: individuazione e costruzione di nuove figure professionali, attrattività del capitale umano, interventi sul mercato del lavoro); 3) Realizzare strutture fisiche per sostenere lo sviluppo (innovazione, infrastrutture, modelli di specializzazione e di collaborazione imprenditoriale); 4) Impegno per avere una semplificazione e una efficienza della governance territoriale (governance e semplificazione amministrativa)».

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