La storia dell’Itc Tosi in mostra in biblioteca

Fino al 14 giugno la biblioteca civica ospita una sezione della mostra fotografica “Legámi”, allestita dal laboratorio di fotografia

Fino al 14 giugno la biblioteca civica ospita una sezione della mostra fotografica “Legámi”, allestita dal laboratorio di Fotografia dell’ITC “E.Tosi”, nell´ambito degli eventi del 60° anniversario. Curata dai prof. Silvana Aldeni e Gianni Aliberti, la mostra vuole essere una testimonianza visiva, ma soprattutto umana, di una realtà in continuo divenire.
60 anni di storia della scuola, 60 anni di storia cittadina. Il “Tosi” e Busto Arsizio sono un binomio indissolubile. L’Istituto, infatti, nato nel 1951 in risposta alle esigenze di formazione tecnica nel settore del terziario presenti sul territorio, ha sviluppato in questi sessant’anni la capacità sia di dare risposte formative ed educative al territorio, sia di leggerne i segnali e anticipare le richieste formative e professionali locali e internazionali. Carattere essenziale dell’ITE, infatti, è una costante ricerca di sperimentazione che ha permesso la realizzazione di iniziative innovative. Tale ricerca nasce dalla consapevolezza che la scuola è chiamata a rispondere al bisogno di formazione, valorizzando la ricchezza delle risorse umane, professionali, strumentali a disposizione, in un costruttivo rapporto con tutte le altre agenzie educative e formative esistenti sul territorio. A partire dagli anni ’50, il nostro Paese visse un’epoca straordinaria di progresso produttivo e di radicali mutamenti sociali. Un processo che si verificò con velocità e con forza, trasformando completamente il contesto cittadino: la vita intensa e operosa delle attività economiche e l’intelligenza di uomini illuminati trasformavamo gli spazi urbani ed edificavano scuole per costruire il futuro.
Un invisibile gioco di significati lega luoghi apparentemente diversi: i cortili, le piazze, la stazione di Busto Arsizio e una scuola come l’ITC Tosi.
Gli antichi cortili: luoghi dell’educazione trasmessa attraverso l’esperienza e il racconto; della condivisione, dei conflitti e della loro composizione; dei valori tramandati per generazioni. Il “Tosi”, nato per preparare giovani capaci di dare ali alle radici, conserva degli antichi cortili il piacere di intrecciare legami che diventino relazioni durevoli nel tempo. Tanto forti da creare uno stile: condividere le esperienze per moltiplicare le idee.
La stazione connette la città con il mondo: la "ragioneria" trasforma l’impiegato tradizionale in un professionista aperto al mondo, con competenze linguistiche, capacità di intessere relazioni e curiosità culturali.
La piazza: luogo di incontri, di scambi, di momenti aperti alla partecipazione e alla cultura. Il “Tosi”, infatti, è scuola aperta. Aperta fino a tarda sera per offrire opportunità formative anche agli adulti; aperta alle scuole con cui costruisce reti nazionali e internazionali; aperta all’inclusione, alla sostenibilità, alla solidarietà, al mondo del lavoro e all’internazionalizzazione, alla realizzazione di progetti che pongono al centro gli studenti e la loro crescita autonoma e responsabile.
Sempre nell’ambito del 60°, inoltre, gli studenti dei Laboratori di fotografia, di teatro e di musica hanno dedicato le loro performance a raccontare, rivisitandoli con ironia e un po’ di nostalgia, i decenni passati. Il 31 maggio alle ore 21.00 presso l´Aula Magna dell´Istituto si è tenuto il concerto “60 anni in musica”, mentre il 1 giugno, sempre alle ore 21.00 presso l´Aula Magna, è stato messo in scena lo spettacolo teatrale “Sembra ieri”.
Aprire l’album dei ricordi non vuole essere un ripiegarsi su se stessi, ma un ri-pensarsi per progettare nuove sfide: “radicati nel passato, proiettati nel futuro”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Giugno 2012
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