Rivoluzione in pronto soccorso: basta alle false urgenze
Dal primo di giugno, i codici bianchi all'ospedale di Varese sono aumentati del 30%. Le visite fatte non in emergenza costano al paziente 25 euro
Pronto soccorso preso d’assalto? Regione Lombardia ha detto basta alle lunghe attese nei pronto soccorso. E, non potendo ridurre malattie o ferite, ha dettato nuove regole per giudicare i casi visitati. Così, dal primo giugno, regole più rigide di definizione dei codici hanno portato a un aumento dei codici bianchi. Al solo pronto soccorso dell’ospedale di Circolo a Varese, l’aumento è sttao del 30%. Per codici bianchi si intendono le visite "improprie", cioè non urgenti o con carattere d’emergenza, per i quali la Regione si fa rimborsare il costo della visita: 25 euro da cui sono esentati solo i bambini sotto i 14 anni o gli over 65, le persone con un reddito basso o con un’esenzione per patologia relativamente alle richieste legate alla malattia in questione.
E proprio per i "codici bianchi" l’ospedale di Varese, come altri 29 presidi in Lombardia, aprirà un ambulatorio ad hoc, attiguo al pronto soccorso, dove medici di medicina generale saranno a disposizione per le cure che non hanno bisogno di esami specifici. L’azienda ospedaliera ha inviato in Regione un progetto che colloca l’ambulatorio dei codici bianchi vicino al triage, in funzione dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20, almeno in una prima fase sperimentale. Nell’ambulatorio ci saranno medici di medicina generale indicatio dall’Asl, oltre a personale interno che lavorerà, però, al di fuori del contratto con l’ospedale. L’apertura dell’ambulatorio è attesa per la metà del mese prossimo, quanto saranno definiti e completati gli aspetti logistici e informatici.
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