Il nido di Sciarè diventa privato: genitori in rivolta
L'assessore spiega: "Non avevamo alternative. Non abbiamo più personale per gestirne quattro". Parte la raccolta di firme per fermare la decisione che arriverà nel prossimo consiglio
«Ci hanno tenuto all’oscuro di tutto e non hanno tenuto conto dei nostri bambini. Non si può governare in questo modo» Simona è una delle mamme a capo della mini rivolta che sta interessando il nido di Sciarè, una struttura gestita direttamente dal Comune e che, da settembre, passerà all’agenzia comunale di servizi 3SG. Nuove maestre, nuova gestione, nuovi inserimenti anche per i "vecchi" alunni: « Lo abbiamo scoperto per caso e lo riteniamo un atto molto grave – racconta Simona che, insieme ad altre otto mamme è stata ricevuta dall’assessore Margherita Silvestrini – Ci hanno parlato di una normativa non rispettata dalla precedente amministrazione e che li obbliga a esternalizzare servizi non a rilevanza economica. Mi chiedo: come si può ignorare il bene dei bambini, il rapporto che avevano con le maestre. Come si può ignorare il grado di efficienza, di serenità e pulizia che il nido di Sciarè vantava? Ci obbligano a cambiare tutto a scatola chiusa, comunicandocelo a giochi fatti, tanto che è stata fissata una riunione tra l’assessore ai servizi educativi e i genitori venerdì 13 luglio, cioè dopo il consiglio comunale che si svolgerà domani sera (mercoledì 11). Il nido accoglie circa 60 alunni ma ora, nella sezione estiva, non sono tutti presenti. Molti bimbi, quindi, torneranno a settembre e troveranno tutto cambiato. E dove sta la tanto sbandierata trasparenza? Dov’è la condivisione?».
Le madri hanno già scritto due lettere all’assessore Margherita Silvestrini mentre è partita una raccolta firme per fermare l’approvazione in consiglio comunale: « Abbiamo scelto di esternalizzare il servizio alla nostra azienda speciale 3SG perchè l’alternativa era la chiusura – spiega l’assessore Silvestrini – Oggi non abbiamo personale sufficiente per gestire tutti e 4 i nidi comunali e il patto di stabilità non ci permette di assumere nuove figure. Abbiamo scelto la via che ci permette di mantenere alle stesse condizioni l’offerta sia in termini di tariffe sia di accoglienza. La 3SG, nell’ultimo anno, ha contrattualizzato ben 12 persone del comparto educativo, per cui ci auguriamo che anche le figure che saranno scelte per il servizio di nido potranno essere stabilizzate, anche se non possiamo avere la garanzia, visto che è la prima volta che affidiamo l’incarico. Ci stiamo muovendo in un settore normativo in evoluzione: ci siamo assunti la responsabilità di una scelta impopolare che non poteva essere risolta in altro modo. Garantiremo, per il bene dei bambini, un accompagnamento delle "vecchie" maestre che affiancheranno le nuove figure per almeno un mese, se non di più. Queste saranno tutte indicazioni che daremo nella riunione di venerdì in cui spiegheremo anche perchè non è stato possibile condividere prima la decisione e, soprattutto, perchè non è possibile rinviarla di un anno».
Le madri di Sciarè, intanto, annunciano battaglia: «Perchè proprio il nostro nido dato che è il secondo aperto a Gallarate?»
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