Ponte del Sorriso: il tempo della scelta è passato
I dubbi sollevati durante l'estate sul futuro del Del Ponte riportano la situazione indietro di 6 anni. Con un cantiere avviato e i finanziamenti stanziati occorre guardare avanti
Mancano pochi giorni all’abbattimento del padiglione Vedani. I lavori per la realizzazione del Ponte del Sorriso stanno entrando ormai nel vivo. Ci sono i finanziamenti ( oltre 27 milioni di euro tra primo e secondo lotto) ci sono i progetti e c’è già persino un cantiere da oltre un anno. Nel 2015, anno più anno meno, il nuovo ospedale del bambino e della mamma sarà pronto, con le sue nuove camere di degenza, nuove sale operatorie, la rianimazione, il pronto soccorso. È un progetto che mobilita volontari, sponsor, testimonial da almeno sei anni e che vede il coinvolgimento di parte della città, dallo sport, al volontariato ai commercianti come raccontano le tante, tantissime iniziative organizzate sempre con successo nel nome del Ponte del Sorriso.
Eppure, nelle ultime settimane, riecheggia insistente la voce della protesta. Lettori, più o meno noti, più o meno competenti, scrivono al nostro giornale chiedendo il perchè di questo progetto. Si chede perchè al Del Ponte quando all’interno del Circolo ci sono tanti posti lasciati liberi (prima fra tutti la Santa Maria). Così la discussione ritorna a sei anni fa, quando, nel corso degli "stati generali" della sanità a Varese la città, con le sue istituzioni, i suoi politici, i medici, gli universitari, i volontari prese la parola per parlare dei vantaggi dell’una o dell’altra soluzione: chi era pro Del Pontre e chi pro Circolo. Dopo due anni, di quel dibattito non si trovò traccia: i nuovi stati generali, alla presenza di una sparuta rappresentanza istituzionale politica e civile, approvò, senza dibattito alcuno, la trasformazione del De Ponte. Nessuno fece obiezione, nessuno alzò la mano per contestare. La decisione venne presa, nel silenzio della città.
Come mai, quindi, a distanza di quattro anni, ritorna della contestazione? Il dottor Giudice, primario di anestesia ai tempi della scelta, si disse contrario e provò a organizzare un’opposizione, ma senza successo. La sua voce non fece proseliti.
Oggi, settembre 2012, si sta per entrare in una fase delicata, ma ormai il cantiere è avviato, i soldi ci sono. Qual è il senso di questa polemica? La Regione ha deciso di costruire a Varese un polo materno infantile, il primo e, forse, l’unico in Lombardia dato il momento economico. Varese, come ha detto l’ex direttore Bergamaschi, ha avuto persone coraggiose che hanno fatto conoscere il nome della città nel mondo. Perchè non tornare a volare alto? Perchè non credere che in questa città possa nascere davvero un polo d’eccellenza? Ci saranno le chirurgie, la terapia intensiva, il pronto soccorso. Mancherà la radiologia sofisticata, ma, a meno di 500 metri, ci sarà tutta la tecnologia del Circolo. L’ospedale Niguarda, per esempio, si estende su un’area più grande rispetto alla distanza che c’è tra i presidi cittadini e nessuno ha messo in dubbio la sua capacità assistenziale o la sua funzionalità. Rimane il problema dei parcheggi e del congestionamento della zona: questioni che gli amministratori sapevano ai tempi della decisione e su cui sono chiamati a dare soluzioni concrete.
Ai varesini viene data un’opportunità: l’obiettivo, allora, sarà quello di pretendere che si realizzi davvero quanto promesso, che si giunga sino in fondo, che non si perdano pezzi per strada.
Il tempo delle polemiche e dei dubbi, ormai, è alle spalle.
Gli Stati generali della Sanità del 2006
Gli Stati generali della Sanità del 2008
Tutti gli articoli con le fasi del progetto e le iniziative organizzate
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su Il pericoloso gioco alla stazione Ferno-Lonate: ragazzini attraversano i binari nel tunnel
lenny54 su È arrivato il gran giorno a Monteviasco: dopo sette anni di stop riparte la funivia
Adriana Andriani su Bogno, la Fondazione Sacro Cuore in liquidazione. Bini: "Non c'erano le condizioni economiche per proseguire"
Bruno Paolillo su Ottant’anni fa Hiroshima: la memoria della bomba che cambiò il mondo
PaoloFilterfree su Vigili del fuoco, organico solo sulla carta: Candiani denuncia l’abuso delle leggi speciali. "Vuote anche le case Aler in convenzione"
Alessandro Zanzi su Crescono le diagnosi di disabilità tra i minori di Varese: +500% in 10 anni
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.