Scuola multietnica: cambino le ore di geografia e religione

Il Ministro Profumo chiede di cambiare i programmi delle due materie dato l'alto numero di stranieri nelle classi. In rivolta il mondo cattolico: "Ci sono le nostre radici"

Prima la religione poi la geografia. Le dichiarazioni del Ministro dell’Istruzione Profumo rimbalzano sui diversi siti e giornali. La scuola multietnica va riformata con un respiro più internazionale. Così, dopo la trasformazione dell’ora di religione in ora di storia delle religioni o di etica, il Ministro suggerisce di rivedere i programmi di geografia, integrandoli per permettere una migliore comprensione del mondo allargato.

Critiche le reazioni del mondo cattolico che parla di un attacco alla cultura e alla storia del nostro paese: « Nessuno è contrario all’integrazione e alla presenza di bambini e ragazzi di altre culture nelle nostre scuole o università ma ci sembra assurdo dover abdicare a parti della nostra storia politico, culturale e religiosa per non prestare il fianco a critiche e lamentele».  Il dibattito si concentra soprattutto sullo spirito del Concordato che ha introdotto l’insegnamento del cattolicesimo nella scuola italiana. Il Ministro parla di anacronismo mentre i cattolici ribattono che quell’accordo preserva il valore della cultura religiosa, tenendo conto che i principi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano, perchè la religione s’insegna a scuola non come ora di indottrinamento o di catechesi, ma per aiutare a comprendere una componente culturale della nostra storia e della nostra società, uno strumento di integrazione ulteriore. 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Settembre 2012
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