Metasalute, il fondo sanitario per i metalmeccanici

Si tratta di un fondo per l’assistenza sanitaria complementare. In provincia sono attualmente 481 le aziende coinvolte per un totale di quasi 34.500 lavoratori

«Riconoscere, a decorrere dall’anno 2013, ai lavoratori del settore metalmeccanico e dell’installazione di impianti, prestazioni sanitarie integrative rispetto a quelle di garantite dal Servizio Sanitario Nazionale»  è questo l’obiettivo di Metasalute (citato nello stesso atto costitutivo), il fondo sanitario previsto dal Contratto Nazionale di categoria firmato il 15 ottobre 2009. Uno strumento di welfare sussidiario di sostegno economico indiretto ai lavoratori istituito da Federmeccanica, Assistal, Fim-Cisl e Uilm-Uil, che sta prendendo avvio in questi mesi. Con implicazioni positive anche per gli addetti dell’industria della provincia di Varese, dove sono 481 le aziende ad oggi registrate al fondo, per un totale di 34.472 dipendenti.
È anche di fronte a questi numeri che l’Unione degli Industriali della Provincia di Varese ha deciso di organizzare un incontro, che si è tenuto questa mattina nella sede di Gallarate, per presentare alle imprese le novità introdotte da Metasalute. Circa una settantina quelle che hanno partecipato all’appuntamento che si inquadra nel ciclo “inFORMARSI”, corsi di aggiornamento gratuito per il personale delle aziende associate. Sul banco dei relatori, due Consiglieri del nuovo Fondo sanitario: Angelo Megaro (Responsabile Linea rapporti economici di Federmeccanica), Anna Trovò (Segretario Nazionale Fim-Cisl per le politiche contrattuali).
Ricovero in istituto di cura per intervento chirurgico a seguito di malattia e infortunio; fisioterapia, kinesiterapia, riabilitazione cardiologica e neuromotoria; cure odontoiatriche, terapie conservative, protesi odontoiatriche e ortodonzia; interventi chirurgici odontoiatrici; servizi di consulenza e assistenza. Queste le prestazioni garantite al lavoratore che deciderà di aderire al fondo. Le iscrizioni si sono aperte in questi mesi e per i lavoratori c’è tempo fino al 31 dicembre per poter poi beneficiare dei vantaggi a partire dal 2013. “Il modulo di adesione – hanno spiegato gli esperti durante l’incontro – può essere richiesto dagli addetti al proprio datore di lavoro, oppure scaricato dal sito Internet www.fondometasalute.it e deve essere riconsegnato all’azienda”.
La partecipazione al fondo prevede il pagamento di un contributo di 3 euro al mese: 2 sono a carico dell’impresa e 1 del lavoratore.
Ad aderire possono essere i lavoratori dipendenti delle aziende che applicano il Contratto Nazionale dell’industria metalmeccanica e della installazione di impianti. Il rapporto di lavoro dipendente che dà diritto all’iscrizione deve essere a tempo indeterminato, part-time o di apprendistato. Non è prevista, invece, la possibilità di coinvolgimento di lavoratori in prova, mentre quelli a tempo determinato devono avere un contratto di lavoro con una durata residua uguale o maggiore a 12 mesi.
L’impatto sul welfare locale è potenzialmente di peso. Anche perché quello metalmeccanico è il settore industriale più presente sul territorio varesino, con un coinvolgimento trasversale tra piccole, medie e grandi imprese. Sono socie di Metasalute, infatti, le imprese in cui risulti iscritto anche un solo dipendente. Il welfare aziendale previsto dall’accordo nazionale tra Federmeccanica e sindacati, dunque, si estenderà a tutte le Pmi. Delle 481 aziende della provincia che oggi risultano iscritte al Fondo quelle con più di 5.000 dipendenti sono 2, con più di 1.000 sono 4, con più di 100 sono 34, con più di 50 sono 69, con più di 15 sono 206 e quelle con al massimo 15 dipendenti 275. La fetta più consistente e, allo stesso tempo, quella che era più in difficoltà nel garantire una simile copertura ai propri dipendenti. Ora , grazie all’istituzione del Fondo Metasalute, non più.

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Pubblicato il 05 Ottobre 2012
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