Opposizione contro il sindaco: “Idee da dittatura”

La proposta del sindaco Aimetti di mettere in "cassa integrazione" il Parlamento ricorda esempi di dittatura

Paolo Costa e Rudy Durante, del gruppo di minoranza in consiglio "Per Comerio", replica alla proposta del primo cittadino Silvio Aimetti che vorrebbe utilizzare gli ammortizzatori sociali previsti nei casi di crisi aziendali davanti alkla produttività di deputati e senatori:
«Mettere in cassa integrazione il Parlamento. Leggiamo che non è una provocazione: è una proposta. La prendiamo perciò come tale e diciamo subito che ci sembra una proposta bizzarra, irrealizzabile, utile al massimo per guadagnare un po’ di spazio mediatico. Ed è una proposta persino costosa (visto che la cassa costa). L’idea giusta sarebbe quella di ridurre il numero dei parlamentari, ma a Roma ci sembrano più interessati a mettere nel mirino gli enti locali (piccoli comuni compresi) che a tagliare i costi centrali. Vorremmo però aggiungere un paio di considerazioni, pregando il caro Sindaco Aimetti di guardare un po’ alla storia: i Parlamenti sono stati messi in cassa integrazione dai dittatori. Ecco perché la proposta, nella sua sostanza vera, alimenta sentimenti negativi e distruttivi ed è di una gravità assoluta. Ed è questo il motivo vero alla base della sua inaccettabilità. Perciò consigliamo di andar cauti con il gettare in cattiva luce le istituzioni. Il vento dell’antipolitica e della sfiducia conduce verso mete spesso non desiderate … cerchiamo invece di essere costruttivi, facendo proposte concrete! Ed evitiamo di cavalcare l’onda. Non si può fare di tutte le erbe un fascio. Se vogliamo costruire un’Italia nuova bisogna distinguere. Gettando la cattiva politica (oggi, condividiamo, ce n’è in giro tanta) ma evitando di dare corda a rancore e pressapochismi. Questo è il primo dovere di chi è eletto nelle istituzioni, grandi o piccole che siano. E poi, caro Sindaco, se certe boutade servono ad avanzare una candidatura al Parlamento, dichiariamolo con chiarezza ai cittadini che ti hanno eletto solo un anno e mezzo fa. La trasparenza deve essere praticata innanzitutto a casa propria, dove magari il palcoscenico è più piccolo e perciò meno gratificante. Spiegaci che intenzioni hai. Stando ai tuoi ragionamenti, visto che in politica non si può stare per più di due/tre mandati e visto che sei in Consiglio comunale da diversi anni, non pensi di essere anche tu un politico che ha già fatto il “suo” percorso? Dai tempi della manifestazione del cudè fino alle più recenti esternazioni, il disegno ci sembra chiaro: il nostro Sindaco è attivissimo. Per esempio, è stata segnalata la sua presenza anche alla presentazione di Italia Futura (un articolo sull’argomento, mai smentito, l’ha definito “Sindaco di area PD” ). Niente di male. Così come ben venga la libera circolazione delle idee. Ma certamente molti cittadini vorrebbero vedere Sindaco e Giunta impegnati ad amministrare e non, come sembra accadere, così distratti dalteatrino della politica. Potrebbero, per esempio, spiegarci come intendono investire le risorse ricevute in eredità e che dovrebbero permettere di sistemare l’area di centro paese (tra Chiesa e Scuola Media) e l’ala est del centro civico.  Da notare che sono ormai mesi che vediamo pubblicare esternazioni di  “alta politica”  firmate Il Sindaco e la Giunta di Comerio. Ci chiediamo perciò: la Giunta è un luogo dove si affrontano e cercano di risolvere i problemi di Comerio o è un “laboratorio politico”, una sorta di sezione partitica, dove si cerca il modo migliore per finire sui giornali?»

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Pubblicato il 15 Ottobre 2012
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