Studenti del Tosi a Roma per progettare la scuola del futuro

Ventio ragazzi dell'Ite hanno partecipato a Hack4School, un concorso che li ha coinvolti in un percorso di progettazione e immaginazione del mondo dell'istruzione

Immaginare, progettare e realizzare la scuola del futuro: una sfida da cui non ci può e non ci si deve sottrarre. Ne sono stati protagonisti proprio coloro che meglio ne conoscono i bisogni: gli studenti. Venti allievi del “Tosi”, accompagnati dai prof. Cristina Bralia e Massimo Tosi, hanno partecipato il 9 ottobre al concorso Hack4School, promosso da Asset Camera, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Roma, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione.

 
Durante questa sessione di lavoro, i venti ragazzi dell’ITE, partendo dai propri bisogni e dai propri desideri, hanno potuto dar corpo ai propri sogni; divisi in due squadre, hanno lavorato, assieme ad altri coetanei provenienti da molte scuole di Roma e del resto d’Italia, per ideare progetti innovativi, volti a creare, grazie al potere dell’immaginazione, una scuola attiva, propositiva, inclusiva e aperta.
 
Una delle due squadre dell’ITE si è classificata tra le tre finaliste. L’idea di partenza è stata proprio quella di una scuola dinamica che supera il modello consegnato dalla tradizione: non più solo banchi e lavagne, ma una scuola che si apre al territorio e al mondo, una scuola che insegna a sapere, a saper fare e a saper essere.

Ma, per i ragazzi, immaginare, progettare e realizzare, sono verbi che vanno coniugati al plurale. Ideare, reperire la documentazione necessaria, realizzare un’intuizione non è affatto facile: ecco perché sarebbe utile sviluppare una piattaforma di buone pratiche aperta a tutti (alunni, docenti e aziende) per facilitare la condivisione di idee, progetti, contatti. La piattaforma, pensata dagli studenti dell’ITE, ha un valore aggiunto: potrebbe essere sviluppata direttamente dagli studenti, per gli studenti, per i docenti, per i dirigenti.
“La scuola siamo noi”, sembrano ricordare i ragazzi.

 
La studentessa Paola Leonardi di 5DI ha potuto presentare il frutto del lavoro della propria squadra il giorno successivo nella manifestazione iSchool, alla quale ha preso parte anche il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo.
 
È stata l’occasione per raccogliere testimonianze di rilievo, come in particolare quella dello scrittore Alessandro Baricco, che hanno aiutato gli alunni a trovare le motivazioni per sognare la scuola del futuro. Ma è stato anche il momento di vedere realizzati nella concretezza della scuola del presente progetti significativi, come quello del Book in progress, di cui l’ITE bustese è uno dei principali protagonisti, presentato dal direttore della rete, il preside Salvatore Giuliano dell’ISIS “Majorana” di Brindisi.
 
Ha accompagnato l’evento una nutrita serie di interventi musicali, tra cui spiccano quelli della Scuola di Napoli, protagonista di un progetto artistico e culturale che ha coinvolto anche i giovani reclusi nel carcere di Nisida, ma anche quello del gruppo Radio Camorra di Caserta, che ha raccontato con il suono e con il canto la difficile realtà di un territorio in cui la malavita organizzata soffoca la voglia di libertà e le speranze delle nuove generazioni.
In questo senso, significativo è apparso anche l’intervento di Aldo Pecora, presidente dell’Associazione Ammazzateci tutti.
 
Il ministro Profumo ha accettato un confronto con il mondo reale della scuola, rispondendo a domande rivoltegli direttamente. Egli ha osservato, tra l’altro, come sia necessario uno sforzo comune e una logica collaborativa per aggiornare i nuovi insegnanti, non solo sull’uso delle nuove tecnologie, ma anche sullo sviluppo di nuovi modelli didattici. Condivisione e lavoro in rete permetteranno di vincere questa sfida decisiva.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Ottobre 2012
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