Victor confessa: “Ho ucciso Hasay “

L'uomo fermato a Cremona lunedì sera è stato interrogato questa mattina (mercoledì) dal giudice al quale ha confessato di aver accoltellato il coinquilino Qurban Hasay a causa di un litigio per il computer

Arrestato lunedì sera a Cremona ha già confessato tutto al giudice per le indagini preliminari Nicoletta Guerrero, che ne ha convalidato l’arresto, il 25enne dominicano Victor Mario Cueva De La Cruz. Il principale sospettato per l’omicidio di Qurban Hasay Alì è stato fermato dagli agenti della Squadra Mobile di Varese e del commissariato di Busto dopo solo 72 ore dalla scoperta del corpo del giovane afghano col quale condivideva l’appartamento in via Gozzano a Busto Arsizio. L’omicida ha dapprima negato di essere la persona ricercata ma gli investigatori lo hanno messo immediatamente alle strette, rinvenendo all’interno dell’appartamento dove aveva trovato rifugio anche l’arma del delitto. Ignari di tutto, secondo le prime risultanze, i connazionali che lo avevano ospitato in casa a Cremona. Davanti al Gip, questa mattina (mercoledì) ha confessato di essere l’autore del delitto di via Gozzano.

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Victor De La Cruz avrebbe ucciso il coinquilino a causa di una lite per l’uso del computer, appartenente al dominicano e che lo stesso rivendicava in quell’ultima sera prima che il litigio finisse nel peggiore dei modi. Victor, assistito dal legale d’ufficio Davide Toscani, avrebbe raccontato che Hasay spesso lo trattava male e quella sera (il 30 settembre scorso) aveva addirittura utilizzato una sedia per colpirlo, scatenando la reazione furiosa di Victor. L’autore dell’omicidio avrebbe anche mostrato i segni dei lividi sul corpo che si porterebbe addosso da quel giorno. Dopo averlo pugnalato un imprecisato numero di volte avrebbe chiuso l’appartamento e se ne sarebbe andato senza nemmeno avere la certezza che il coinquilino fosse morto.

Non è stato facile per gli uomini della Questura ricostruire tutta la vicenda e arrivare facilmente al sospettato. Gli uomini della Mobile, guidati da Silvia Carozzo, hanno sentito nell’immediatezza tutti i vicini di casa della vittima mentre la Polizia Scientifica di Busto, diretta dal primo dirigente Franco Novati  ha effettuato i rilievi sulla scena del crimine in maniera minuziosa. In breve tempo gli investigatori sono riusciti anche a ricostruire le tre principali destinazioni che poteva aver raggiunto il ricercato fino a giungere a Cremona dove si trovava praticamente dal primo di ottobre, ospite di parenti ignari di tutto. Victor era in Italia dall’età di 18 anni e aveva lavorato regolarmente come carpentiere a Casale Litta fino a qualche mese fa. Recentemente aveva perso il lavoro e anche il permesso di soggiorno (non rinnovato per documenti falsi) ed era sul territorio nazionale come clandestino ma non risultava avere precedenti. Ora è rinchiuso nel carcere di Busto Arsizio.

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Pubblicato il 31 Ottobre 2012
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