Dallo schermo al palcoscenico, Rai Man al teatro di Locarno

Lo spettacolo sarà in scena al Teatro di Locarno, le sere di mercoledì 21 e giovedì 22 novembre per la stagione di prosa

“Rai man“ film vincitore di quattro premi Oscar e diretto al cinema da Barry Levinson, ha però anche debuttato nella versione teatrale nel 2008 a Londra, con un adattamento curato da Dan Gordon. Saverio Marconi, regista della Compagnia della Rancia” non ha mai paura di sperimentare, ed ecco un notevole ”Rain Man” che ricalca perfettamente il film. Lo spettacolo sarà in scena al Teatro di Locarno, le sere di mercoledì 21 e giovedì 22 novembre per la stagione di prosa. Ottimo il cast degli interpreti con un bravissimo Luca Bastianello, come Charlie Babbit, reduce da “Centrovetrine”, ma di spessa preparazione ed esperienza teatrale, costellata di vari riconoscimenti, interpreta un personaggio del tutto
simile a Tom Cruise: impressionante la somiglianza fisica in scena. Luca Lazzareschi, altro attore di grandissima esperienza teatrale, propone un "Rain Man" eccezionalmente credibile. I gesti, le movenze, il passare da un piede all’altro ossessivamente, la testa di lato, lo sguardo fisso, le parole monotone: è il protagonista perfetto per una parte così difficile. Accanto a loro, altri bravi attori, tra cui la protagonista femminile Valeria Monetti: reduce da una donna moderna ed emancipata in Robin Hood il Musical, dà un personaggio forte ma dolce allo stesso tempo, comprensivo e paziente, ma anche capace di grandi decisioni. La scenografia è di grande impatto, una specie di scatola a sezioni rettangolari, grigia, che sembra rispecchiare gli schemi mentali di Raymond, sulla quale sono proiettate non solo le scenografie (calate dall’alto o inserite come se fossero veli fondali), ma anche il caleidoscopio d’immagini confuse ed emozionali che esplodono nella mente del "savant", nei momenti di crisi. La colonna sonora ha una parte importante, e tutto lo spettacolo sarà accompagnato dalle musiche originali del film, come il tema
riconoscibilissimo e struggente di Hans Zimmer. Uno spettacolo in cui si ride, ma, come per il film, di un riso amaro, empatico, riflessivo. Questo progetto teatrale vuol essere, per la Compagnia della Rancia, anche uno strumento di sensibilizzazione e informazione sul tema dell’autismo: "Conoscevo attraverso il film, la storia toccante di Raymond, ma solo grazie alla preziosa collaborazione scientifica con l’Associazione Autismo Italia e al lavoro sul personaggio ho potuto scoprire quest’universo. – dice Saverio Marconi – Sono rimasto profondamente colpito dalle statistiche che indicano due soggetti colpiti da autismo su 1000 e mi auguro che lo spettacolo possa puntare l’attenzione sull’unicità e la complessità nelle relazioni con le persone autistiche, non solo durante l’infanzia e l’adolescenza ma soprattutto in età adulta". Bella quindi l’idea di proiettare un testo in cui si spiega la malattia dell’autismo e si dice anche che, grazie agli stimoli giusti, all’amore, i soggetti con questa malattia possono arrivare a condurre una vita piena. Per maggiori informazioni e prenotazioni dei biglietti rivolgersi allo sportello dell’Ente Turistico Lago Maggiore, Largo Zorzi 1, 6600 Locarno (tel 091/759.76.60). 

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Pubblicato il 13 Novembre 2012
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