“Quali alternative abbiamo per far rispettare il limite?”

Il vicesindaco Marson ribadisce la necessità di ridurre le velocità sulla strada statale nel tratto che attraversa il paese. "Il problema c'è, è una strada pericolosa. E il limite lo decide Anas"

«Siamo disposti ad altre soluzioni, ma il problema c’è: il Sempione è una strada pericolosa». Il vicesindaco di Casorate Tiziano Marson difende il "suo" autovelox, utilizzato spesso sul Sempione per fare i controlli sulla velocità massima. La polemica si è scatenata nuovamente dopo che un automobilista ha vinto il ricorso sulla multa presa sul Sempione e si è visto dare ragione dal Giudice di Pace, che ha considerato distorto l’uso dell’autovelox fatto in paese. Un caso singolo (verso cui il Comune farà ricorso al giudice ordinario), che però ora ha rinfocolato le polemiche: «Ci diano delle soluzioni, allora, per una strada pericolosa. Se gli autovelox non ottengono risultati, se c’è ancora chi supera i limiti, è un problema anche per noi. Cosa possiamo fare per convincere chi non vuole rispettare i limiti?» dice ancora Marson.

Ci sarebbero poi una serie di questioni, sollevate anche dai lettori di VareseNews. Primo: il limite di 50 km/h non è troppo basso, per uno stradone? «No, oltretutto è l’Anas che stabilisce le velocità di riferimento, avendo la competenza sulla strada. Noi abbiamo competenza solo per la pulizia laterale e per il taglio delle piante lungo la strada». E ancora, considerando che i soldi che arrivano dalle sanzioni non sono pochi, che investimenti vengono fatti per la sicurezza stradale? «Devono essere spesi in parte per assicurare la sicurezza: abbiamo fatto investimenti sulle asfaltature nelle strade interne al paese, ma anche per il riordino della viabilità, per esempio su via Como».
Per il resto l’amministrazione comunale ribadisce che l’intento non è vessatorio, anzi colpisce una minoranza delle migliaia di automobilisti di passaggio: «Sul Sempione ci sono 20mila passaggi al giorno, 7 milioni e passa ogni anno. E noi facciamo a dir tanto 10mila sanzioni ogni anno» dice ancora Marson. «Per il resto cerchiamo di diminuire le velocità e ottenere sicurezza per tutti: c’è una bella differena, per chi va in bici, essere sfiorato a 50 all’ora o a 70»

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Gennaio 2013
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