Basso interrogato per “Operacion Puerto”
Nuovo coinvolgimento del corridore varesino nell'ambito del processo a Eufemiano Fuentes. L'accusa gli contesta una collaborazione precedente a quella del 2006 che portò alla sua squalifica
La stagione 2013 di Ivan Basso sta per iniziare con un impegno difficile e non agonistico, bensì legato alla vicenda di doping che lo ha già visto coinvolto negli anni scorsi, con l’allontanamento dal Tour 2006 e la successiva squalifica.
Ieri – lunedì 11 febbraio – il corridore di Cassano Magnago è stato infatti interrogato dai giudici che si stanno occupando del processo imbastito contro il medico spagnolo Eufemiano Fuentes e i suoi collaboratori coinvolti nella cosiddetta Operacion Puerto. Di fatto si tratta della medesima vicenda che portò Basso (nella foto durante la sua confessione, avvenuta a Milano nel 2007) alla squalifica, tanto che il varesino ha mantenuto la stessa linea del passato. Intervenuto in videoconferenza da Tenerife, dove sta svolgendo un ritiro di preparazione con la sua squadra, la Cannondale, Basso ha ripetuto di aver conosciuto Fuentes nel 2001/02 ma di essersi rivolto a lui solo in vista della stagione 2006. La storia è nota: identificato con il nome in codice "Birillo" (quello del suo cane di allora), il due volte maglia rosa si sarebbe fatto togliere tre secche di sangue, pronto per essere utilizzato in caso di bisogno al Tour 2006, quello al quale non ha partecipato proprio per l’esplosione di Operacion Puerto. Un "tentato doping" equiparato in tutto e per tutto alle pratiche illecite per cui, come detto, sono scattati i due anni di squalifica terminati a fine 2008. Nel corso dell’interrogatorio di ieri però, a Basso sono stati contestati anche contatti precedenti al 2005/06, con l’esibizione di alcuni documenti che, secondo l’accusa, evidenzierebbero una collaborazione precedente con Fuentes.
La vicenda legata al ginecologo spagnolo continua a coinvolgere molti nomi del grande ciclismo dell’ultimo decennio; quello più roboante è certamente Mario Cipollini che, secondo l’accusa, è stato cliente di Fuentes a inizio secolo e in particolare durante il suo magico 2002, culminato con la vittoria iridata di Zolder. Una notizia riportata con grande evidenza nei giorni scorsi dalla Gazzetta dello Sport che, per altro, ha fatto collaborare a lungo Cipollini con le sue pagine dedicate al ciclismo.
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