Settimana della Sicurezza al Falcone di Gallarate: fuori presidi e polemiche “contro la militarizzazione”
Il motivo del presidio è la contestazione dell'organizzazione della Settimana della sicurezza nella scuola gallaratese, iniziativa giunta oggi al termine con l'incontro con il Prefetto Salvatore Pasquariello

“Fuori il militarismo e la propaganda di guerra da scuole e università”. È questa la richiesta dei manifestanti, una quarantina, che si sono ritrovati davanti ai cancelli dell’Istituto Superiore Falcone di Gallarate nella mattina di sabato 18 gennaio.
Il motivo del presidio è la contestazione dell’organizzazione della Settimana della sicurezza nella scuola gallaratese, iniziativa giunta oggi al termine con l’incontro con il Prefetto Salvatore Pasquariello.
Mentre nelle aule all’interno dell’istituto superiore si stava svolgeva l’incontro con la Protezione Civile, che coinvolgeva quattro classi, fuori dal cancello si sono ritrovati in un presidio che ha radunato circa 40 persone, dagli attivisti al gruppo Tanuki ai professori dell’Osservatorio contro la Militarizzazione, passando per il gruppo studenti e singoli cittadini che, pacificamente, hanno preso parola per manifestare il loro disappunto. Durante la manifestazione il Collettivo di via Curtatone ha annunciato di aver querelato il sindaco Andrea Cassani per gli epiteti rivolti ai manifestanti.

Dentro, invece, è in corso l’iniziativa de La “Settimana della Sicurezza” all’Istituto Falcone di Gallarate, una serie di incontri che trattano il tema della sicurezza sotto tanti punti di vista, nei due significati di sicurezza, quelli che l’inglese distingue in security (protezione da atti intenzionali, ordine pubblico) e safety (prevenzione dell’incolumità fisica, sui luoghi di lavoro e non solo). Il momento di apertura era sull’educazione alimentare, un altro sull’uso di defibrillatore. Nel programma completo in orario scolastico poi c’erano momenti sulla sicurezza sul lavoro, altri sulla salute, ma anche incontri con Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia su diversi aspetti (violenza di genere, bullismo, sicurezza stradale).
Questo aspetto è quello al centro delle polemiche sollevate dal presidio di protesta che ha sollevato critiche verso l’iniziativa, ritenuta “diseducativa” e “militarista”. Al centro della contestazione, l’affidamento di temi complessi – come la violenza di genere – alle Forze dell’Ordine.
Le parole del prefetto
Il prefetto Pasquariello, in un’aula magna gremita e, fatta eccezione per l’intervento del sindaco Cassani, che sembrava quasi del tutto aliena a quello che nel frattempo succedeva all’esterno della scuola, ha detto: “La mia ammirazione va a questa e ad altre scuole della Provincia, perché tutti giorni, e in giornate come oggi, si fa tantissimo per puntare sulla cultura, sulla formazione, sulla consapevolezza di quello che ci circonda in termini di rischi, di pericoli ma anche e soprattutto di chance, perché poi dobbiamo guardare a tanti aspetti positivi. Le chance oggi sono numerose e le dobbiamo saper cogliere. Voi “piccoli adulti” avete delle opportunità”.
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Fa specie pensare che fino a ieri nelle scuole e nelle università si siano viste bandiere della Palestina e di Hamas (un’organizzazione terroristica). Due entità che hanno dichiarato più e più volte di voler cancellare lo Stato di Israele dalla faccia della Terra. Non ho visto lo stesso sdegno verso queste manifestazioni. Mannaggia…sempre dalla parte sbagliata la nostra sinistra.
è bello vedere dei giovani pronti a battersi per il proprio futuro