Varesini all'estero

Giorgia da Cassano all’Australia: “La mia vita all’estero? ho trovato la mia dimensione nel lavoro in miniera”

Il percorso da varesina all'estero di Giorgia è davvero una delle storie più originali che ci siano capitate finora. Trentacinquenne, originaria di Cassano Magnago lavora in una miniera di ferro del Western Australia

giorgia varesini estero

Il percorso da varesina all’estero di Giorgia è davvero una delle storie più originali che ci siano capitate finora. Trentacinquenne, originaria di Cassano Magnago, ha deciso di trasferirsi in Australia nel gennaio 2020, dopo anni di desiderio di fare un’esperienza all’estero. Dopo il diploma e la laurea in Design, ha rimandato la sua partenza fino a 30 anni, quando ha scelto Melbourne come sua iniziale destinazione.

Senza conoscere bene l’inglese, ha iniziato un’avventura nelle farm del Queensland, dove ha lavorato per ottenere un visto e proseguire il suo viaggio. La sua esperienza lavorativa nelle farm è stata dura, ma anche incredibilmente arricchente, e ha segnato l’inizio di una nuova vita in Australia.

Oggi, Giorgia vive e lavora nel Western Australia, in una miniera dove si estrae ferro, un lavoro che le ha permesso di trovare la sua dimensione lontano dall’Italia. Con la vita FIFO (Fly In, Fly Out), si sposta in aereo e lavora duramente per due settimane, guadagnandosi il tempo libero per tornare a casa e ricaricarsi.

Nonostante le difficoltà e la fatica del suo lavoro, Giorgia è grata per la vita che si è costruita, consapevole dei sacrifici che comporta vivere lontano dalla famiglia e dal suo paese d’origine, ma felice di aver trovato un posto che la rappresenta. In questa testimonianza, ci racconta la sua esperienza, fatta di sfide e soddisfazioni, e il suo percorso verso una vita nuova in Australia.

Ecco il suo racconto:

Tornata ieri sera dalla miniera, oggi mi dedico a raccontare un pò la mia storia. Mi sono trasferita in Australia nel gennaio 2020,
Fin da dopo il diploma ho sempre voluto fare un’esperienza all’estero, tanto che a 18 anni volevo partire per Londra, senza affrontare l’ambiente universitario. La mia famiglia mi ha convinta, invece, a tentare per lo meno un test di ingresso ed è così che sono finita a studiare Design a Brera. Dopo la laurea avevo deciso di lavorare un pochino, risparmiare e partire.

Inutile dire che la vita ti sorprende sempre e quindi per vari motivi ho rimandato questa partenza fino a che non ho compiuto 30 anni. Se prima la scelta si era soffermata su Londra, perché più vicina a casa, alla soglia dei 30 anni ho sentito che forse era ora di crescere veramente, scegliendo una meta più lontana.

giorgia varesini estero

Sono atterrata a Melbourne, dove avevo una coppia di amici che mi hanno ospitata per 3 settimane, aiutandomi con tutte le cose burocratiche del primo periodo. Son partita per il Queensland dopo 3 settimane con loro, senza saper l’inglese e in cerca di lavori nelle farm per poter allungare il mio visto. Non avevo una macchina quindi mi son spostata con bus e aerei, fino ad arrivare in Far North Queensland, dove son rimasta 4 mesi lavorando in diverse farm.

Vivevo in un working hostel, dove ho conosciuto un sacco di persone, “backpackers”, come me, ed eravamo tutti accomunati dalla stessa cosa: finire questi 88 giorni in farm per poter ottenere un altro anno. Ho lavorato in banane, lime, zucchine, fragole, passion fruit, avocado ed è stata una delle esperienze più belle della mia vita (dico questo adesso, ma in quei 4 mesi ho pianto tanto e ho pensato più volte di mollare).

Dopo 5 mesi in Australia parlavo finalmente un pochino di più ed ero in grado di avere delle conversazioni con gente che veniva da tutto il mondo. Ho vissuto a Sydney per 9 mesi, lavorando in ristoranti e cercando di accumulare esperienza fino a che, con vari amici abbiamo deciso di trasferirci a Perth. Alcuni di noi facevano lavori richiesti nelle miniere e quindi volevano provare ad entrare in questo mondo parallelo.

Il Western Australia è lo stato più grande in tutta Australia ed è quello con più concentrazione di miniere: oro, ferro, olio e gas. Io lavoro in una miniera dove viene estratto il ferro.

giorgia varesini estero

Vado al lavoro in aereo (2 ore di volo da Perth a nord), e torno a casa 2 settimane dopo per la mia settimana di riposo. È un pò come chi lavora da lunedì a venerdì e ha il weekend libero, ma qui son 2 settimane di lavoro (dove lavori 12 ore al giorno senza giorni di riposo) e poi voli a casa e hai una intera settimana libera. Ci sono vari roster, non esiste solo il 2:1, ma dipende dalle compagnie. Hai vitto e alloggio pagati mentre sei li, vivi in un “camp” dove hai mensa, palestra, piscina e la tua camera singola.

Ho iniziato la vita FIFO (fly in fly out) nel 2021, lavorando come aiuto cuoco nella mensa della miniera e con il tempo sono arrivata a lavorare dentro la miniera. Ad oggi lavoro come Trade Assitant e guido il Telehandler, in poche parole aiuto i meccanici, fabbri o gli operai in generale, sulle macchine, passando attrezzi o facendo lavori minori. Il Telehandler invece è un trattore con le forche, stessa utilità del muletto ma in una taglia più grande.

giorgia varesini estero

Non è una vita facile, e sicuramente ti toglie tanto tempo e tante energie, ma non tornerei mai indietro.
Sono contenta della vita che mi son costruita qui.
Ho sempre pensato che l’Italia non fosse l’ambiente per me, e qui ho trovato la mia dimensione. Mi mancano tante cose del mio paese di origine e la famiglia è sicuramente quella più grande.
Non è sempre tutto fantastico, e da immigrata ci sono tanti momenti di sconforto e di frustrazione, ma penso faccia parte del “gioco”.

Giorgia


In un recente articolo abbiamo scritto di come siano oltre 70mila i varesini che si sono trasferiti all’estero. Proprio come con Sofia ci piacerebbe raccontare, per quanto possibile, chi siano, di cosa si occupano e dove si trovano là fuori nel mondo. Se vivete all’estero e vi piacerebbe mettervi in contatto con noi potete compilare questo modulo, vi contatteremo al più presto. Abbiamo anche aperto un gruppo Facebook per tenerci in contatto, lo trovate qui.

Tomaso Bassani
tomaso.bassani@varesenews.it

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Pubblicato il 16 Gennaio 2025
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