Raccolta funghi, conclusa la stagione con quasi 8mila tesserini
Il bilancio da parte del Parco Pineta: controllati 368 raccoglitori di funghi ed elevati complessivamente 52 Verbali di Accertamento
La stagione di raccolta funghi è da poco terminata, chiudendo così un anno ricco di soddisfazioni per i moltissimi raccoglitori che hanno percorso fino ai primi giorni del mese di Dicembre i nostri bellissimi boschi,. A partire dal 2006, per la raccolta di funghi epigei nel territorio del Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate, è obbligatorio possedere un tesserino oltreché rispettare le norme che regolamentano strumenti di raccolta e quantità. Nel corso della stagione 2012 molti sono stati i controlli effettuati dal personale e dai volontari dell’Area Protetta.
Il personale del Parco Pineta, con il prezioso supporto del Servizio Volontario di Vigilanza Ecologica (G.E.V.) e la collaborazione del Corpo Forestale dello Stato, ha verificato il rispetto del regolamento sulla raccolta dei funghi che vige ormai da alcuni anni. L’ottenimento del tesserino, 7800 quelli rilasciati ad oggi, non è opera complessa, basta partecipare ad uno dei corsi micologici della durata di 3 incontri, finalizzati a far conoscere a tutti norme, modalità ed accorgimenti per raccogliere questi frutti in tutta sicurezza. Nel corso del periodo di raccolta da Ottobre a Dicembre sono stati controllati 368 raccoglitori di funghi ed elevati complessivamente 52 Verbali di Accertamento a soggetti sorpresi a raccogliere funghi senza permesso o ad infrangere le norme del regolamento.
Il regolamento prevede, per raccolta e trasporto giornaliero, una limitazione di
«I funghi rappresentano un elemento vitale per la piramide alimentare che regolamenta l’equilibrio ecologico, ciò vale anche per i funghi velenosi. – dichiara Mario Clerici, Presidente del Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate – I frutti che a noi appaiono inutili sono spesso fonte di approvvigionamento per la fauna che popola i nostri boschi; per questo motivo e non solo è indispensabile che tutti i frequentatori del Parco godano della natura senza mai distruggerla, avendo cura che la propria impronta sia leggera».
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