La Cimberio cade a Sassari all’ultimo respiro
Un canestro di Thornton a meno di 3" dalla fine decide la sfida (76-75) e permette al Banco di agguantare Varese in vetta. Ma sull'azione decisiva è giallo per un tocco di piede e un "passi" non fischiato
Un guizzo di Bootsy Thornton a meno di 3” dalla fine decide a favore di Sassari la stupenda sfida al vertice della Serie A contro una comunque fantastica Cimberio. Gara bellissima, emozionante, equilibrata dall’inizio alla fine, che spiega bene il motivo per cui le squadre di Vitucci e Sacchetti comandano il campionato fin dall’inizio. Ma sul risultato finale (75-74, stesso scarto dell’andata a parti invertite) pesano anche un paio di "gialli" che lasciano l’amaro in bocca a Varese e ai suoi tifosi: l’azione decisiva del Banco Sardegna è infatti viziata da un’infrazione di passi (Diener) e da un tocco di piede (Vanuzzo), mentre in precedenza l’arbitro Weidmann ha annullato un canestro a Green che, alla fine, sarebbe risultato decisivo. Peccato, perché la Cimberio ha disputato una partita grandiosa sotto il profilo della difesa, dell’intensità e dell’applicazione tattica; non lo stesso si può dire invece della precisione al tiro perché i biancorossi hanno tenuto percentuali troppo basse sia da tre punti (3/21, 0/10 nei primi due quarti) sia dalla lunetta (12/20).
Sbavature cruciali in un arrivo in volata, ma come detto è difficile criticare la squadra di Vitucci dopo una prestazione del genere. Il match è vissuto su continui sorpassi e tentativi di fuga regolarmente respinti dalle due rivali che hanno dato vita a un confronto vibrante. La Cimberio ha avuto il merito di anestetizzare a lungo i giocatori più temuti di Sassari (a partire da Travis Diener) ed ha controllato la lotta a rimbalzo, affidandosi poi a un Dunston strepitoso. Il pivot, prese le misure a Easley, ha messo insieme una prova clamorosa (25 punti, 10 rimbalzi, 2 assist) culminata con il canestro del +1 ospite a 13” dalla sirena finale. Poi, dopo il timeout di Sacchetti, l’azione conclusiva con Sassari che per due volte ha rischiato di perdere palla ma è stata premiata dalla magia di Thornton a un soffio dalla sirena. Ora dunque le due squadre sono appaiate in vetta con quattro punti su Roma (sempre più sorprendente) e sette partite da giocare. Tutto può accadere ma una cosa è certa: Varese e Sassari meriterebbero di andare fino in fondo, e chissà che non succeda davvero.
COLPO D’OCCHIO – Tutto esaurito da giorni al PalaSerradimigni per una gara che vale il primato in classifica. Coreografia, ma anche dolore prima del via quando vengono ricordate le quattro vittime di un tragico incidente stradale. Non mancano i tifosi venuti da Varese, anche se alcuni del gruppo Arditi sono stati coinvolti in alcuni scontri – inattesi – prima della partita con gli ultras della Torres, la locale squadra di calcio.
PALLA A DUE – Squadre al completo e Sakota titolare nel quintetto di Vitucci. Una curiosità da libro di storia: sulla panchina della Cimberio, complice il forfait del giovane Balanzoni, siede per la prima volta Edoardo Vescovi, primogenito di Cecco. Sul lato opposto l’ex Meo Sacchetti si affida al solito quintetto straniero con il poker americano (i Diener, Thornton, Easley) completato di Ignerski.
LA PARTITA – L’avvio di Sassari è una rasoiata: il Banco va al tiro – e segna – con azioni brevi e ficcanti, con le schiacciate di Easley e i tiri di D. Diener. Vitucci ferma subito il gioco, Varese pare scuotersi ma finisce sul -10 (19-9), infine però decolla davvero. Le folate di Banks e i muscoli di Talts spingono i biancorossi che alla prima pausa sono in scia ai rivali, 21-18.
Uno slancio che prosegue nel secondo quarto: la serie positiva arriva fino al 13-0 con i due pivot (Dunston-Talts) in campo insieme. Sassari, una volta superata, torna a fare canestro e così l’equilibrio la fa da padrone: Dunston cresce, Ere trova qualche punto e Banks regala una schiacciata mostruosa che però non è sufficiente. Sulla sirena infatti B. Sacchetti infila il canestro (difficile) del 35-35.
Al 22′ episodio misterioso: Green infila il +6 con un arresto-e-tiro ma un arbitro annulla e ridà palla a Varese, decisione per lo meno intempestiva: il play sbaglia la conclusione successiva e il tentativo di break si ferma lì. Anzi no, perché Dunston decolla e permette alla Cimberio di toccare il +7 (39-46), subito riassorbito da Drake Diener. Ci si mette anche Ignerski e così alla sirena il vantaggio ospite è appena di 4 punti, 48-52.
IL FINALE – Le emozioni non si interrompono: Polonara trova l’unico cesto della serata (per lui però, ben 12 rimbalzi) per il 50-55 ma l’esperienza di Thornton e Vanuzzo si fa sentire. Il nuovo pareggio (61-61) arriva con un’incredibile schiacciata di Drake in faccia a Dunston, ma il cugino Travis continua a non incidere. La difesa sarda però funzione soprattutto con Vanuzzo in marcatura tattica su Dunston come all’andata: l’ala sassarese poi sembra dare lo scatto decisivo ai suoi con un tap in e una tripla per il 70-63. Per la Cimberio il tempo è tiranno e così Dunston ed Ere segnano subito mentre Banks, con meno di 1′ da giocare, riapre il discorso (71-71). Poi arrivano un canestro di Ignerski e un solo libero di Dunston, ma anche Drake trema in lunetta (1/2 sul 74-72) e così Sacchetti sceglie di fare fallo per evitare la tripla di Varese. Dunston fa ancora 1/2 ma Sakota prende il rimbalzo, tira sul ferro e permette al pivot di segnare il 74-75 a 13” dalla fine. Nuovo timeout, palla che passa in qualche modo tra i due Diener mentre Vanuzzo la tocca di piede: Drake è marcatissimo, scarica (commettendo “passi” non fischiati) a Thornton e il suo piazzato chiude i conti e la lunghissima sequenza di emozioni. Ma alla fine festeggiano solo i padroni di casa.
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