Debiti della pubblica amministrazione, varato il decreto

Si tratta di circa 40 miliardi di euro nel biennio 2013-2014, 2,3 dei quali pronti da subito. Si parte con 2,3 miliardi disponibili in venti giorni.

Il Consiglio dei ministri ha varato l’atteso decreto legge che disciplina il pagamento dei debiti arretrati della Pubblica amministrazione – inclusi gli enti del Servizio sanitario nazionale – nei confronti delle imprese: circa 40 miliardi di euro nel biennio 2013-2014. Monti ha parlato di “malcostume italiano” riferendosi all’usanza di non pagare o pagare con ampio ritardo chi fa lavori o fornisce materiali alla pubblica amministrazione (tempo medio dei pagamenti 180 giorni contro i 90 previsti dalle scadenze contrattuali). Si parte con 2,3 miliardi disponibili in venti giorni.

Di seguito il quadro de Il Sole 24 ore sui punti principali del provvedimento che darà fiato e liquidità alle imprese

1 – Allentamento patto di stabilità interno 
Nel 2013 i pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili (alla data del 31 dicembre 2012) di parte capitale (investimenti già effettuati della Pa) verranno esclusi dal Patto di stabilità interno per un importo di 5 miliardi di euro per gli enti locali, 1,4 miliardi per le regioni, mezzo miliardo per le amministrazioni centrali e 800 milioni per investimenti cofinanziati da fondi Ue. La priorità sarà data alle aziende con fatture più vecchie

2 – Fondo per il pagamento dei debiti di regioni, province e comuni 
È prevista l’istituzione di un Fondo, presso il ministero dell’Economia, da 26 miliardi per il pagamento dei debiti esigibili dagli enti locali (2 miliardi nel 2013 e 2 nel 2014), dalle Regioni per debiti diversi da quelli sanitari (3 miliardi nel 2013 e 5 nel 2014) e dalle stesse Regioni per debiti sanitari 5 miliardi nel 2013 e 9 nel 2014).

3 – Ruolo cassa depositi e prestiti 
Per assicurare risorse subito disponibili, la Cassa depositi e prestiti diventa il veicolo unico attraverso il quale il Tesoro anticiperà liquidità agli enti locali che non possono far fronte ai pagamenti dei debiti. L’anticipazione di liquidità sarà concessa entro il 15 maggio 2013

4 – Incremento erogazioni per rimborsi di imposta 
Con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate e del territorio sono stabiliti i termini e le modalità attuative per la riprogrammazione delle restituzioni e dei rimborsi delle imposte, con l’obiettivo di aumentare le erogazioni fino a un massimo di 2.500 milioni di euro per l’anno 2013 e 4 miliardi per l’anno 2014.

5 – Maglie più larghe per le compensazione crediti-debiti 
La possibilità già oggi esistente di compensare crediti commerciali certificati con debiti fiscali iscritti a ruolo viene allargata a debiti fiscali conseguenti ad atti di accertamento con adesione. Viene inoltre elevata da 500mila euro a 700mila euro la soglia di compensazione tra crediti e debiti fiscali (beneficio per le imprese stimabile nel 2013 ad almeno 2 miliardi)

6 – Titoli di stato solo per banche 
Con legge di stabilità 2014, in linea con le indicazioni delle Autorità europee e nel rispetto dei parametri di sostenibilità e stabilità finanziaria, può essere autorizzato un ulteriore incremento delle risorse da destinare al pagamento dei debiti, mediante assegnazione di titoli di Stato, in favore di banche o intermediari finanziari

7 – Legge di stabilità 2014 
Oltre al pagamento dei 40 miliardi, con legge di stabilità 2014, in linea con le indicazioni delle Autorità europee e nel rispetto dei parametri di sostenibilità e stabilità finanziaria, può essere autorizzato un ulteriore incremento delle risorse da destinare al pagamento dei debiti delle amministrazioni pubbliche, non ancora estinti.

8 – Censimento dei debiti 
Per assicurare il completamento del processo di liquidazione di tutti i debiti commerciali ante 2012 non ancora estinti, tutte le Amministrazioni sono chiamate entro il prossimo 15 settembre alla ricognizione completa dei debiti commerciali scaduti o in scadenza accumulati ancora pendenti e a produrre, senza adempimenti o oneri per
le imprese, l’elenco certificato di tutti i debiti ancora da onorare.

9 – Monitoraggio dell’economia 
Il ministero dell’Economia effettua il monitoraggio dell’attuazione delle misure previste dal presente decreto sui pagamenti dei debiti. Qualora ci fossero rischi per il rispetto del tetto del 3% per il rapporto deficit-Pil, il ministro, dopo apposita relazione da inviare al Parlamento o da allegare comunque alla nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza, può disporre con proprio decreto la rimodulazione per gli anni 2013 e 2014 delle spese autorizzate

10 – Sanzioni 
Qualora le sezioni giurisdizionali regionali della Corte dei conti accertino, su segnalazione del Dipartimento della ragioneria generale dello Stato, che gli enti locali, senza giustificato motivo, non abbiano richiesto le risorse per pagare le passività o non abbiano proceduto, entro l’esercizio finanziario 2013, ad effettuare pagamenti per almeno il 90 per cento degli spazi concessi, le stesse sezioni irrogano una sanzione pecuniaria pari a due mensilità del trattamento retributivo al netto degli oneri fiscali e previdenziali, per i responsabili dei servizi interessati.

11 – Certificazione 
Il decreto prevede che tutte le Amministrazioni saranno obbligate a entrare nella piattaforma informatica per la certificazione dei debiti con le imprese, costituita presso il Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, entro 20 giorni dalla sua entrata in vigore.

12 – Detassazione cessione crediti 
Gli atti di cessione dei crediti certi, liquidi ed esigibili maturati nei confronti delle pubbliche amministrazioni entro il 31 dicembre 2012 per somministrazioni, forniture ed appalti sono esenti da imposte, tasse e diritti di qualsiasi tipo. La disposizione non si applica all’Iva

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Pubblicato il 07 Aprile 2013
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