L’orchestra Busoni chiude la stagione concertistica
L'ultimo appuntamento della rassegna dell'Università dell'Insubria è in programma venerdì 19 aprile alle ore 18 in Aula Magna
Chiusura in grande stile per la Stagione Concertistica dell’Università dell’Insubria: venerdì 19 aprile alle ore 18 l’Aula Magna ospiterà, per l’ultimo concerto dell’anno, l’Orchestra da camera "Ferruccio Busoni", diretta dal Maestro Massimo Belli. “L’Orchestra Busoni è molto buona dal punto di vista della qualità sonora, ed anche tecnicamente è molto ben preparata. Massimo Belli ha dentro di sé un’emozione che trasmette, un’emozione positiva, un’energia, ed è molto importante.”, ad esprimersi così il Maestro Salvatore Accardo, a proposito di quello che rappresenta il più antico complesso storico della regione Friuli Venezia Giulia e una delle prime orchestre da camera sorte in Italia nel dopoguerra. Composta da affermati strumentisti con lunga esperienza concertistica nel campo solistico e cameristico nonché vincitori di concorsi internazionali, l’Orchestra Busoni si è posta all’attenzione del pubblico e della critica impegnandosi soprattutto nella diffusione della musica contemporanea e ha al suo attivo molte prime esecuzioni assolute di compositori quali: Nieder, Sofianopulo, Margola, Conti, Viozzi, Coral.
Il concerto in programma all’Università dell’Insubria propone un repertorio variegato sulle musiche di L. Boccherini, A. Pärt, M. Sofianopulo, F. Margola, P. Glass, B. Bartók, che spazia attraverso epoche e Paesi diversi.
Ad aprire l’esibizione è il Quintetto “La musica notturna nelle strade di Madrid” di Luigi Boccherini, il compositore prestò infatti servizio alla Corte di Spagna tra il 1761 e il 1805. Il brano descrive la vita brulicante della capitale spagnola Madrid e alterna momenti gioiosi e nostalgici, richiamando il suono delle campane per la preghiera della sera, le danze popolari e le canzoni dei mendicanti, fino al passaggio in ritirata dei soldati della locale guarnigione.
L’Orchestra Busoni proseguirà la sua esibizione con brani di autori contemporanei: da “Frates” dell’estone Arvo Pärt, a “Nigun di solitudine e abbandono per violino e archi” del compositore triestino Marco Sofianopulo, a “Partita per archi” del bresciano Franco Margola.
Il pubblico di Varese potrà assistere alla prima esecuzione assoluta di “Composizione per Margaret” del compositore statunitense Paul Glass, noto anche come autore di colonne sonore di oltre venti film.
Il concerto si concluderà con i ritmi sostenuti delle sette Danze popolari rumene composte da Béla Bartók.
«L’interesse e l’entusiasmo che hanno accompagnato anche i concerti di questa Stagione concertistica ci spinge a fare sempre meglio» dichiara il maestro Corrado Greco, direttore artistico della rassegna. «Ringrazio per il fattivo sostegno il magnifico rettore, professor Alberto Coen Porisini, il professor Renzo Dionigi, già rettore dell’Università dell’Insubria e il direttore amministrativo dottor Marino Balzani».
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