Ragazzina non riconosce il pusher, era ubriaca

La accusavano di favoreggiamento per aver taciuto il nome di uno spacciatore. Ma era davvero alterata e il giudice le ha creduto

Il mondo dei giovanissimi entra ogni tanto in cronaca nera e giudiziaria, come è accaduto questa mattina, al tribunale di Varese, dove la storia di una ragazza di 18 anni (nel 2010) è stata sviscerata durante un processo con l’accusa sostenuta dal pm di udienza Aldo Macciani. La giovane, varesina in trasferta, era maggiorenne da solo due mesi, quando partecipò a una serata a Cremenaga, dove a quanto pare si alzò il gomito parecchio. Secondo quanto è stato riferito in tribunale, la serata trascorse tra fiumi di alcol, con giri di vino e Campari, che sono stati quantificati fino al numero di 10 o 12 a testa, e stiamo parlando di ragazzi che a malapena raggiungono i venti anni. Successivamente la giovane, probabilmente già alterata dall’alcool, fu caricata su una macchina e portata in una casa privata, dove la festa continuò. La ragazza rischiò grosso, perché avrebbe potuto finire anche in coma etilico, ma per fortuna se la cavò solo con un forte malessere. La circostanza é finita davanti al giudice perché i carabinieri, nel frattempo, stavano pedinando un giovane che era solito vendere droga nella zona. Mentre seguivano il pusher, si accorsero che stava entrando proprio nell’abitazione privata dove la giovane ubriaca stava continuando la sua festa con gli amici. I carabinieri entrarono e trovarono dell’hashish. La ragazza ha sempre ammesso di avere fumato due tiri di una sigaretta non meglio identificata, ma non ha mai saputo spiegare chi era il ragazzo che entrò in casa con l’hashish, anche perché dopo quelle boccate ebbe dei forti dolori di stomaco e vomitò. In sostanza, l’accusa era di aver taciuto volontariamente il nome del pusher esponendosi così al reato di favoreggiamento. La ragazza sosteneva invece di non aver individuato il fornitore del “fumo”. Il pm alla fine le ha creduto e ha chiesto e ottenuto l’assoluzione. Una vicenda che però sottolinea come una ragazzina appena maggiorenne si sia esposta a numerosi pericoli perdendo il controllo per il troppo alcol.

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Pubblicato il 29 Aprile 2013
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