I Piccaia, Giorgio e Matteo, presenti al padiglione del Tibet

Gli artisti sono stati invitati da Ruggero Maggi, curatore del padiglione, a realizzare una rilettura del Mandala e della Ruota della preghiera

Dopo le mostre a Venezia presso Cà Zanardi nel 2011 ed a Torino nella Sala Nervi del Palazzo delle Esposizioni nei primi mesi del 2012 anche quest’anno Venezia, grazie a Padiglione Tibet sarà invasa pacificamente da immagini, colori, atmosfere e suoni che misceleranno, come un prezioso intreccio, la creatività e la sensibilità degli artisti contemporanei, che hanno voluto aderire e contribuire a creare questo particolare Padiglione, con l’arte della composizione dei Mandala dei monaci che completeranno, con la loro sapiente, accurata e minuziosa perizia durante un rituale-performance che ne evidenzierà ancor più l’intima spiritualità ed energia. Tra gli artisti invitati Matteo e Giorgio Piccaia, padre e figlio che da qualche tempo lavorano ed espongono insieme.

Strutture cilindriche – realizzate nei laboratori di Albisola, luogo d’eccellenza della ceramica artistica al cui interno è arrotolato un mantra (preghiera buddista) che scritto direttamente dai monaci invitati all’evento con i caratteri tipici della loro lingua; i tibetani fanno ruotare le ruote della preghiera (come faranno anche i visitatori della mostra) per invocare un buon karma per tutti gli esseri senzienti rendendo questa pratica più di un semplice movimento rotatorio.

In un’epoca in cui dati di tutti i tipi vengono trasmessi ad iper-velocità da una parte all’altra della Terra – la convinzione che delle preghiere possano essere recitate e diffuse per invocare divinità solo con un semplice, lieve tocco, con un soffio di vento, può sembrare quasi infantile; al contrario è indice di quanto la realtà tibetana profondamente spirituale si fonda intrinsecamente con la natura stessa in un inarrestabile scambio con l’universo. Da sempre la circolarità è sinonimo di movimento, di ritmo, di flusso, un concetto presente in ogni aspetto della storia dell’Umanità e che la cultura tibetana ha sviluppato attraverso la realizzazione di strutture e costruzioni legate alla propria filosofia di vita. Per l’uomo tibetano la maggiore preoccupazione non è cosa fare durante il giorno, ma cosa essere nella propria intera esistenza. Questo grande evento artistico è dedicato ai 100 martiri tibetani (numero ormai tragicamente superato) che si sono immolati per la libertà di altri, per la verità di tutti…

Un unico tema declinato nei modi della pittura, della scultura, della performance, del video per realizzare un grande evento che sottolinei coralmente il profondo senso di spiritualità dell’ universo tibetano e creare un ponte sensibile che induca i visitatori ad una maggiore conoscenza di questo popolo che ormai si può definire, purtroppo, una minoranza etnica e che rischia di perdere il proprio patrimonio culturale e spirituale fondato su concetti di pace e non violenza … un ulteriore motivo per varcare la soglia della Chiesa di Santa Marta.

Artisti: Irene Accarini, Lucio Afeltra, Piergiorgio Baroldi, Luisa Bergamini, Carla Bertola – Alberto Vitacchio, Giorgio Biffi, Renzo Bortolussi, Nirvana Bussadori, Jorge Canale, Rosaspina B. Canosburi, Paolo Carnevale, Domenico Castaldi, Stefano Cerioli, Pino Chimenti, Giampietro Cudin – Carla Rigato, Flaminio Da Deppo, Marcello Diotallevi, Gillo Dorfles, Giglio Frigerio, Luciano G. Gerini, Carlos Gigena Seeber, Bruno Gorgone, Isa Gorini, Ursula Huber, Celeste Lazo, Franco Lippi, Oronzo Liuzzi – Roberto Scala, Beatriz Margossian, Fabrizio Martinelli – Giovanni Genshō Ponzoni, Gianni Marussi – Alessandra Finzi, Alessandro Novellino, Silvia Ovsejevich, Clara Paci, Lucia Paese, Marisa Pezzoli, Giorgio Piccaia – Matteo Piccaia, Siro Polazzetto, Benedetto Predazzi, Tiziana Priori – Simonetta Chierici, Monica Rizzi, Pietro Ronzat, Virginia Ryan, Maria Savino, Pino Secchi, Cesare – Leonardo – Lucio – Simone Serafino, Ilaria Sperotto, Francesco Stefanini, R. Steiner, Roberto Testori, Micaela Tornaghi, Silvio Vigliaturo, Andrea Vizzini, Marcela Zelikowicz.

Video arte: Marco Agostinelli, Ciriaca+Erre, Francesca Lolli, Ruggero Maggi, Marco Rizzo, Ritu Sarin & Tenzing Sonam.

PADIGLIONE TIBET
ideato e curato da Ruggero Maggi
Santa Marta Congressi – SpazioPorto – Venezia
1 giugno – 7 settembre 2013
entrata libera
orari: martedì – domenica 10.00/18.00 – chiusura: lunedì
per informazioni e aperture straordinarie (22 giugno – 6 luglio – 7 settembre):
www.padiglionetibet.com

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Pubblicato il 07 Giugno 2013
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