Social media o social life? questo è il dilemma

Il telefonino fa parte ormai dell'abbigliamento di ogni ragazzo. Il suo uso, però, è ancora vario: chi lo usa per chattare e chi preferisce una sana conversazione. E ci sono quelli che parlano meglio tramite computer

I giovani hanno davvero perso la capacità di comunicare senza una tastiera? Abbiamo ascoltato direttamente i loro pareri, vediamo cosa ne pensano.
Le nuove forme di comunicazione tra i giovani sono un tema su cui sono state già spese numerose parole. Rispondere al nostro sondaggio
 
Si discute sul fatto che, con l’avvento dei social network, le relazioni siano diventate più fredde, che 
i ragazzi abbiano ormai l’abitudine di nascondere i propri pensieri  dietro uno schermo, che non abbiano più il coraggio di parlare faccia faccia.
 
Questo è in genere ciò che si sente in merito all’argomento. Una nostra veloce indagine tra gli adolescenti sembra delineare una realtà diversificata.
Che il cellulare, o meglio lo “smartphone”, sia diventato una prerogativa dell’essere “giovani” 
oggi, non c’è storia. “Non vivrei mai senza il mio cellulare.” “Non averlo in mano, mi sembra che 
mi manchi qualcosa.” Queste in genere le risposte dei ragazzi intervistati, che paiono unanimi in 
merito all’argomento. Anche l’età media del primo cellulare si è ormai abbassata, fissandosi intorno alla fine delle scuole elementari.
 
Per quanto riguarda, invece, lo scontro tra il preferire la chat o il telefono, la sfida è ancora vinta dalla cornetta. “Quando sono triste per qualcosa, chiamo la mia migliore amica; sa sempre come tirarmi su di morale!” Molti dunque ancora i ragazzi che non rinunciano a una “buona telefonata” con gli amici, pur precisando che si tratta di un mezzo “più scomodo, perché a volte si rischia di disturbare”, rispetto all’immediatezza e alla discrezione della chat. “In chat si può rispondere quando si vuole, però continuo a preferire il telefono. Chattando non si possono fare le belle chiacchierate chilometriche….”

Ancora aperto resta invece il dibattito tra il preferire il discorso diretto o il messaggio scritto. 

Diverse qui le opinioni dei ragazzi. “Sono timida e nel parlare con gli altri mi imbarazzo. Per questo preferisco scrivere, mi permette di esprimermi più liberamente”. Innegabile la maggior sicurezza in questo senso. Scrivendo si ha più tempo per pensare e soprattutto si evita il disagio di fronte alla reazione dell’altro. Alcuni ragazzi però continuano  difendere il confronto diretto: “Preferisco parlare direttamente con una persona. Trovo snervante non vedere la reazione dell’altro nel momento in cui gli scrivo il messaggio. E poi si rischia sempre di mal interpretare” e questo è un problema che in molti hanno evidenziato “ad esempio se uno finisce la frase con il punto esclamativo mi dà l’idea di essere arrabbiato, mentre in realtà è tranquillissimo.”
Impossibile dunque identificare su questo punto una via maggiormente battuta. Certo è che alla 
base resta sempre e una volta di più il bisogno dei giovani di comunicare.

E tu come comunichi? Riscondi al nostro sondaggio

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

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Pubblicato il 12 Giugno 2013
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