“Peppiniello” porta Airolo sul podio
Di Capua, ex timoniere degli Abbagnale guida il quattro paralimpico del gaviratese all'argento mondiale. Micheletti in finale nel doppio PL, fuori gli otto di Frattini e Faggin
Prima medaglia per un atleta varesino ai Mondiali di canottaggio che si stanno disputando in Corea del Sud. A mettersi al collo un argento è il gaviratese Omar Airolo che a Chungju ha remato sul quattro paralimpico, visto che da qualche anno anche le competizioni iridate di adaptive rowing si svolgono all’interno della massima rassegna internazionale. A guidare Airolo (a destra nella foto Perna/Canottaggio.org) con il timone tel quattro, tra l’altro, c’era una vera e propria leggenda del canottaggio italiano: Giuseppe Di Capua, il mitico "Peppiniello" (al centro) che affiancò i fratelli Abbagnale nelle loro storiche imprese sul "due con" azzurro e che a 55 anni ha messo a disposizione tutta la sua sapienza. Con Airolo, 21enne prodotto della Canottieri Gavirate, hanno vogato Protopapa, Aglioti e Schettino. La barca azzurra, qualificata direttamente alla finale, ha preso la scia della forte Gran Bretagna – poi vincitrice dell’oro – ed è riuscita a contenere il ritorno del Sudafrica, bruciato sulla linea finale per poco più di un secondo.
MICHELETTI OLÈ – L’altra buona notizia per i nostri colori che rimbalza dalla Corea del Sud riguarda invece Andrea Micheletti, peso leggero che gareggia nel doppio con Pietro Ruta. I due azzurri, che avevano vinto la batteria di qualificazione, hanno chiuso al secondo posto la semifinale staccando così un biglietto per la finalissima che vale le medaglie. Inseriti in un sestetto dai valori importanti, Micheletti e Ruta si sono messi presto in testa costringendo gli avversari a inseguire. Tra questi anche l’armo svizzero che a tre quarti di regata ha operato il sorpasso andando a vincere sull’Italia, brava a resistere alla Grecia che con il terzo posto ha guadagnato la finale ai danni della Polonia.
Oltre a Micheletti in una finale c’è anche Elia Luini che gareggia nel "due senza" pesi leggeri insieme a Martino Goretti: il veterano tesserato per l’Aniene è atteso all’ennesimo podio della carriera e spera di salire direttamente sul gradino più alto, anche se la concorrenza è piuttosto quotata a partire dalla Gran Bretagna.
OTTO ADDIO – Nulla da fare invece per le due barche ammiraglie, gli otto, su cui hanno vogato Pierpaolo Frattini (varesino dell’Aniene) ed Erika Faggin (padovana del Gavirate). Già naufragate nelle batterie, le due barche lunghe hanno annaspato anche nei recuperi: gli uomini hanno concluso al quarto posto, le donne addirittura al quinto.
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