Carta d’identità e tessera sanitaria finiscono in un’unica card

Carta d’identità e tessera sanitaria finiranno in una card: un "documento digitale unificato". Dopo anni di annunci, tentativi e sperimentazioni giovedì 19 settembre lo schema di regolamento è finalmente all’Ordine del giorno della Conferenza Stato Regioni straordinaria. Si tratta dell’approvazioni di otto articoli, già fissati in bozze di legge nel 2011 e 2012 e poi finito nell’agenda digitale dell’ex premier Mario Monti, che ne regolamentano l’introduzione.
Avrà una validità pari a quella fissata per le carte d’identità dal Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza (dieci anni per i maggiorenni, tre anni per i bambini sotto i tre anni e cinque anni per bimbi e ragazzi tra 3 e 19 anni) e sarà rilasciata dal Comune di residenza o di dimora a tutti i cittadini italiani iscritti al Servizio sanitario nazionale nonché agli europei o agli stranieri residenti che abbiano diritto all’assistenza sanitaria pubblica. Sarà formalmente gratuita ma dovrà essere a costo zero per i bilanci statali, quindi potranno esservi applicati diritti di segreteria e il pagamento per un massimo di 5 euro.
La card sostituirà, fisicamente, anche la carta regionale dei servizi poichè la tessera sanitaria regionale verrà unificata a quella nazionale. Entro il 2019, infatti, saranno cambiate tutte le carte in tasca ai lombardi ma per loro resteranno inalterate le modalità di accesso a tutti i servizi online di Regione Lombardia (www.crs.regione.lombardia.it) e della Sanità lombarda (www.crs.regione.lombardia.it/sanita), nonché a quelli nazionali (come Inps e Agenzia delle Entrate).
Proprio a settembre comincia la sostituzione delle carte regionali dei servizi in scadenza (sono circa 200mila arrivate al termine della loro naturale durata di 6 anni). Saranno sostituite da quelle messe in circolazione a livello nazionale, pienamente compatibili tra loro.