L’Alimentazione nella persona con malattia di Alzheimer
In occasione della XX Giornata Mondiale dell’Alzheimer, un convegno organizzato da Villaggio Amico si interroga su metodi e accorgimenti per mantenere un buono stato nutrizionale nei pazienti affetti dalla patologia
Il tema dell’incontro solleva una questione importante nell’assistenza e cura dei malati di Alzheimer, che si trovano spesso a doversi confrontare con problemi di alimentazione e in alcuni casi con stati di malnutrizione tali da aggravare il decorso della malattia stessa (in termini medici si parla di CPNI – Calo Poderale Non Intenzionale). Il convegno – il quarto organizzato dalla struttura polispecialistica sulla malattia – vuole sottolineare l’importanza della prevenzione per individuare i pazienti a rischio, valutare il loro stato nutrizionale e, se necessario, correggerlo. Grazie a una dieta equilibrata, la scelta delle tecniche di nutrizione più appropriate, una particolare attenzione al contesto e alle modalità di offerta del pasto si può migliorare la qualità della vita e rallentare il declino cognitivo dell’ammalato di Alzheimer.
«Questo nuovo appuntamento con i temi legati alla malattia di Alzheimer, sottolinea Claudio Cavaleri (foto) direttore generale di Villaggio Amico, è un momento di confronto e un impegno irrinunciabile per continuare a migliorare il progetto di vita dei nostri ospiti».
Nell’Auditorium di Villaggio Amico, l’incontro coinvolgerà nutrizionisti, geriatri, psicologi, sociologi e specialisti, operatori e familiari, per condividere esperienze e far luce sui benefici di una corretta alimentazione negli anziani e, soprattutto, negli ammalati di Alzheimer. Relatori del convegno saranno il Alfredo Vanotti, docente in dietetica e nutrizione delle Facoltà di Medicina e Chirurgia e di Dietistica
nell’Università Statale e Università Bicocca di Milano, la dottoressa Paola Chiambretto, neuropsicologa e responsabile del Nucleo Alzheimer di Villaggio Amico, il dottor Daniele Perotta, dirigente medico presso l’USD Centro Regionale Alzheimer e l’AO G. Salvini di Garbagnate Milanese, la dottoressa Eugenia Luigia Maria Dozio, dietista presso il dipartimento di Scienze Chirurgiche e Morfologiche nell’Università degli Studi dell’Insubria di Varese e la dottoressa Beba Molinari, assegnista di ricerca in sociologia all’Università degli Studi di Genova.
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