Ultrà denunciato e “daspato”, 5 anni via dallo stadio
La questura ha individuato un gruppo di sei persone che, dopo la fine del match con il Trapani, ha colpito due supporter della squadra ospite all'esterno del "Franco Ossola". Identificato un 36enne
Un daspo a 5 anni con obbligo di firma. E’ la decisione del questore Francesco Messina. Il provvedimento ha colpito un ultrà del Varese di 36 anni che ieri, insieme a un gruppo di amici, ha aggredito due supporters del Trapani al termine della partita di calcio di serie B che si è svolta alle 15 allo stadio Franco Ossola. Il tafferuglio è stato bloccato dalla polizia, ma dalla questura spiegano che i tifosi aggrediti si erano recati all’impianto sportivo con macchine proprie e dunque non erano stati segnalati nella mappa dei mezzi ospiti che, a ogni incontro casalingo, vengono sostanzialmente scortati dalle forze dell’ordine. L’aggressione pare sia stata velocissima e senza una lunga premeditazione. I due trapanesi avevano parcheggiato la vettura nell’area sosta del supermercato Lidl, in via Borghi, a pochi passi dalla transenna e presidio della polizia locale (che ha segnalato subito il tafferuglio) e che delimita un’area interdetta alle auto. Il gruppo di ultras varesini si è avvicinato ai trapanesi, almeno mezzora dopo il termine del match, e c’è stata una breve scazzottata, con insulti e spinte. In particolare, il gruppo era costituito da circa 6 persone, e uno dei partecipanti alla colluttazione ha brandito un ramo di legno o lo ha scagliato nell’occhio a un rivale. Il varesino è stato denunciato per lesioni e uso di arma impropria. Il siciliano medicato in ospedale. L’aggressore viene genericamente descritto come un ultras, senza tuttavia indicare una sigla di appartenenza. Aveva precedenti di polizia specifici. Il daspo è stato questa volta pesante. Il questore ha voluto sottolineare che l’aggressione gratuita a freddo è davvero eccessiva per un evento sportivo e che non si può militarizzare una città a ogni incontro. Pertanto occorre, da un lato, uno spiegamento di forze che controlli le tifoserie organizzate, ma occorre, altresì, che chi si muove con mezzi propri e sfugge all’opera di interposizione della polizia, sia più responsabile. Il varesino “daspato” è stato individuato già domenica sera in questura, dove è stato anche convocato, mentre sono in corso le identificazioni degli altri partecipanti alla colluttazione.
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