Cerardi spiega le motivazione del presidio davanti al Comune

Il segretario del Partito dei Comunisti Italiani bustocco: «Un comportamento, quello del Sindaco , che rende visibile una sua totale mancanza di rispetto di quei presupposti elementari del gioco democratico»

Riceviamo e pubblichiamo

Il Presidio del 22 novembre vuole essere la chiara determinazione atta a ribadire quanto è stato già detto a proposito dei fatti accaduti nel precedente consiglio comunale, quello di ottobre 2013, a fronte del comportamento “indegno” dell’attuale Sindaco G. Farioli: il ribadire, quindi, la richiesta delle sue dimissioni.
 Un comportamento, quello del Sindaco , che rende visibile una sua totale mancanza di rispetto di quei presupposti elementari del gioco democratico, il “rispetto del ruolo istituzionale” dell’opposizione , accompagnata da una “ volgarità” che presenta l’ulteriore cifra del livello di immoralità, del grado di imbarbarimento raggiunto da chi detiene il potere della pubblica amministrazione nel nostro paese. 
Quanto abbiamo sentito in quel Consiglio Comunale , dal “punto G”, al “Branco di comunisti di merda”, e così via, ha dimostrato a tutti che cosa il primo cittadino pensa per davvero di chi ha posizioni diverse dalle sue, ha dimostrato il poco rispetto per la storia dei movimenti politici del nostro paese, del ruolo che i comunisti hanno avuto nella costruzione e costituzione della Repubblica e della democrazia così ben delineata nell’attuale Carta Costituzionale.
 Ma al Sindaco Farioli alcune cose devono essere dette. All’egregio Sig. Sindaco deve essere detto innanzitutto che comunisti culturalmente marxisti e antifascisti ( a Busto Arsizio abbiamo assistito per almeno dieci anni ad una ingombrante presenza istituzionale di comunisti, anzi un” comunista” ideologicamente dedito ad un comunitarismo del popolo “di tipo nazistoide), hanno rappresentato uno dei momenti più alti della democrazia italiana . Abbiamo dovuto sopportare le sue performance, soprattutto durante le sue commemorazioni Resistenziali, abbiamo udito, in queste circostanze, lo sciorinamento di una bolsa oratoria che non ha mai convinto. Non ha mai convinto la sua retorica a proposito dell’antifascismo, delle vere e proprie esibizioni da circo Barnum, in quanto nella sua maggioranza, nel Consiglio Comunale cittadino avevano rappresentanza dei dichiarati fascisti.
Era evidente ed è a tuttoggi ancora chiaro che la sua linea politica è affetta da una” epidemica manifestazione di schizofrenia politica”!
 E’ certamente, questa, una marcata e visibile contraddizione politica, una contraddizione che in realtà anima tutta la gestione di centrodestra della nostra città.
In sostanza l’attuale primo cittadino non è in grado di rappresentare la città, e per questo, si ribadisce la richiesta , già fatta, delle sue dimissioni.
 Ma alcune parole devono essere dette anche all’ex consigliere comunale, ex Rifondazione Comunista, circolo di Busto Arsizio, in risposta ad una sua intervista rilasciata : << L’unico vero comunista di m… qui sono io>> Corrado contesta pure l’opposizione: << inesistente>>.
 L’ex consigliere, in questa intervista, si spertica per farsi passare per “comunista”( bontà sua!), non ideologico- marxista, ma che lo è per” attenzione al popolo” e “alla povera gente”. Che cosa si può dire? Si può dire che il suo intervento è apparso come il classico “intervento a chiamata”, fatto per sviare l’attenzione sul Sindaco e creare bagarre a sinistra. In realtà, nella sua precedente presenza in consiglio comunale, non abbiamo mai visto un comportamento operoso e fattivo, al contrario, si è dovuta constare una buona propensione a tessere “intensi” rapporti con il centrodestra cittadino, lasciando, spesso e volentieri di stucco chi militava a sinistra, nella stessa Rifondazione Comunista di Busto Arsizio. 
Dunque, ancora una volta, si cerca di portare a buon fine , e ciò lo si dice all’ex consigliere comunale, la cosiddetta pratica del “galoppinismo a chiamata”, una volta funzionava, quando costui risiedeva negli scranni del Consiglio Comunale, ora però, tale pratica potrebbe risparmiarsela: è desueta! 
Nel sopraccitato intervento l’ex consigliere Corrado ha ben spiegato chi è, ha spiegato che non ha niente a che vedere con il comunismo ideologicamente di sinistra, marxista ed antifascista, infatti assomiglia molto, come si è già detto,al “comunitarismo del volk”, cioè nazionalsocialista, infatti è in questa direzione che bisogna leggere la stessa lista civica a cui aveva dato origine nelle ultime elezioni amministrative. E’ chiaro che ciò non ha niente da spartire con chi ha posizioni coerentemente di sinistra.
  
Ai comunisti, antifascisti, bustesi spetta in gravoso compito, quello di dare risposte ai cittadini massacrati da una delle più dure e devastanti crisi post seconda guerra mondiale, resa ancora più pesante da una pluriennale inconcludente gestione del centrodestra, in questo passaggio, “ nell’attraversamento del deserto”, molto dovrà essere fatto facendo affidamento esclusivamente alle nostre forze; infatti, se ci sarà una ripresa della presenza dei comunisti, anche a livello cittadino, la si potrà avere ad una condizione , che nel suo interno mai e poi mai si dovrà assistere alla presenza ammorbante di parvenù a sempre proni e al servizio dei potenti di turno, le parole d’ordine che devono animare questa fase devono essere: “identità intellettuale e coerenza politica a sinistra”.

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Pubblicato il 25 Novembre 2013
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