Il professor Dionigi fa scuola di chirurgia in Cina
L'ex rettore dell'Insubria è stato nominato direttore onorario dell’Istituto di Chirurgia Epato-Bilio-Pancreatica dell’Università HUST. Con lui anche il professor Patrizio Castelli
Su invito del professor Xiao-ping Chen, direttore del Dipartimento di Chirurgia del Tongji Hospital (Tongji Medical College – Huazhong University of Science & Technology – HUST) i professori Renzo Dionigi, emerito di Chirurgia generale, e Patrizio Castelli, ordinario di Chirurgia vascolare, si sono recati 2 al 12 novembre a Wuhan in Cina nell’ambito di un progetto di collaborazione tra il Dipartimento di Scienze chirurgiche e morfologiche dell’Università dell’Insubria e il Dipartimento di Chirurgia dell’Università cinese. Il progetto prevede programmi di ricerca e di formazione congiunti, scambi di allievi e di docenti, e uno slancio ancora più deciso per una sempre maggiore cooperazione fra i due Dipartimenti. Durante la visita a Wuhan i professori Dionigi e Castelli hanno avuto anche l’occasione di incontrare i presidenti del Consiglio direttivo dell’Ospedale, della Scuola di Medicina e dell’Università. In occasione dell’incontro con il presidente dell’Università si è auspicato che questa collaborazione possa essere estesa anche ad altri settori e discipline delle due Università. Come previsto dal programma di collaborazione, i professori dell’Insubria nel contesto della Scuola di specializzazione in Chirurgia hanno tenuto conferenze e lezioni ai chirurghi del Dipartimento e agli specializzandi, soffermandosi in particolare sulle nuove tecnologie in chirurgia generale e vascolare.
Il professor Dionigi, che in quest’occasione è stato nominato direttore onorario dell’Istituto di Chirurgia Epato-Bilio-Pancreatica dell’Università HUST, è stato inoltre invitato a eseguire interventi chirurgici di resezione epatica durante i quali si sono poste a confronto le tecniche usate dalle due Scuole chirurgiche. Tra i tanti aspetti della vita accademica e ospedaliera che hanno positivamente sorpreso i due docenti dell’Insubria, vi è in particolare l’attenzione che viene posta alla formazione degli studenti della Scuola di Medicina ad ogni livello del loro curriculum (corso di laurea, specialità, master, dottorato). «Gli studenti, infatti, vengono stimolati a elaborare e a sviluppare progetti di ricerca, soprattutto di tipo traslazionale, all’interno delle aree di interesse del Dipartimento – spiega il professor Dionigi – . Il Dipartimento mette a disposizione le risorse strutturali e finanziarie adeguate, non necessariamente vincolate al risultato. Il sistema tende a favorire l’intraprendenza dei più giovani, come risorsa reale e aggiuntiva ai progetti più consolidati». Nel campo dell’organizzazione e gestione dei servizi in ambito ospedaliero «è stupefacente – continua il professore – la completa digitalizzazione dei diversi processi decisionali. Sorprendente, inoltre, è la capacità di accoglienza e di integrazione di studenti e ricercatori non cinesi, provenienti anche dall’Europa Occidentale e dagli Stati Uniti».
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