Valentina ride e gioca

La bambina è uscita dalla terapia intensiva a causa di una complicanza che, nel 25% per cento dei casi, soprattutto nei trapianti di fegato pediatrici, si può verificare. Le sue condizioni non destano preoccupazione

Valentina ride e gioca. E’uscita dalla terapia intensiva a causa di una complicanza che, nel 25% per cento dei casi, soprattutto nei trapianti di fegato pediatrici, si può verificare.

Ma le sue condizioni non destano, per il momento, preoccupazione. Di giorno in giorno il colore della sua pelle è sempre più roseo, il giallo della malattia se ne sta andando del tutto e lei sta imparando sempre più parole nella nostra lingua.

Sono passate solo tre settimane da quando è giunta in Italia.

Se Valentina non avesse potuto contare sull’efficienza della sanità lombarda, sulla capacità operativa della Rete Nazionale Trapianti e sulla straordinaria generosità della gente, che ha permesso di raccogliere l’incredibile cifra di quasi140mila euro e coprire la prima parte dei costi sanitari, oggi Valentina non sarebbe più qui e non potrebbe regalarci il suo splendido sorriso che guarda al futuro. Ha davanti a sè ancora un percorso lungo un anno verso la guarigione, ma anche tanta speranza.

I giornali albanesi hanno elogiato l’Italia, il popolo italiano e i suoi medici, per quanto abbiamo fatto per Valentina. Un risultato eccezionale che non solo le ha permesso di ricevere un fegato nuovo, ma le ha ridato la vita.

Intorno a Valentina si è creata una rete straordinaria di affetto e solidarietà che ha coinvolto tante persone, tra le quali Gigi della Home per il trapiantato Onlus di Verdello, vicino a Bergamo, che gestisce una casa accoglienza per coloro che subiscono un trapianto e le loro famiglie, con particolare riguardo verso i bambini. Una vera fortuna aver incontrato Gigi, che ha subìto il trapianto di fegato anni fa. Si è preso tanto a cuore la storia di Valentina, che circonda lei e la sua famiglia di ogni attenzione per aiutarli ad affrontare questa esperienza.

Valentina ha ricevuto in regalo una bambola che rappresenta la Principessa Sissy, che la piccola ha tenuto accanto a sè toccandole delicatamente il vestito.

Valentina, in Albania non ha una vita facile, non ha mai avuto una bambola così. La sua famiglia è davvero povera, vive di quello che, attraverso il lavoro di contadini, riesce a ricavare dalla terra. Anche Valentina aiuta nei campi mamma e papà, che ci hanno raccontato di come sia una bambina molto in gamba, sempre attiva e pronta a dare una mano ai genitori, nonostante sia così piccola.

Una bimba speciale, come una Principessa.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Novembre 2013
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