Si rivede PolonAir
Polonara torna all'antico con tante giocate al di sopra del ferro. Buon finale per Hassell, altra prova difficile per De Nicolao
SCEKIC 6,5 – Tabellino scarno ma impatto utile per il lungo di riserva, che fino a quando può fare a sportellate tiene chiusa l’area. Poi, un po’ stanco, concede qualcosa a Jordan ma il più era già fatto.
SAKOTA 6 – Frates lo tiene in congelatore, pardon in panchina, anche per via di un Polonara di lusso. Quando si alza perde subito palla, ma ha il merito di infilare la prima tripla di un poker pesante nel terzo quarto.
RUSH 6,5 – Parte bene, come contro Cantù, ma questa volta non si affloscia spendendosi sui due lati del campo. Suo il canestro più bello della partita: un sottomano rovesciato da antologia. Iniezione di fiducia.
CLARK 9 – “Uno così, talvolta, è capace di vincere una partita da solo”. Di Clark lo si dice da tempo e anche a Varese lo sentivamo ripetere spesso, solo che lo show completo non era mai andato in onda. KeeKee pesca il jolly contro la Virtus e sbanca la tradizionale tombola di Santo Stefano a suon di terne, anzi di triple. Proviamo a chiedere il bis.
BANKS 6,5 – Non nella serata migliore (respinto con perdite da King nelle prime scorribande della partita), ma ugualmente utile perché Adrian trova qua e là alcune chicche belle e utili alla causa. Si merita più di altri la gioia di una vittoria.
DE NICOLAO 5 – Squalo, che succede? Dopo la prova da panico a Caserta, non entra mai in partita neppure contro la Granarolo. Tre errori al tiro, occhi sgranati, poca incisività, due begli assist a partita praticamente decisa.
HASSELL 6,5 – Valutazione che diventa clamorosa – 24 – anche se si gonfia parecchio nel finale di partita. Non solo fronzoli però, perché nell’ultimo periodo il pivot trova tanti modi – canestrino, rimbalzone, palla sporcata… – per dare spallate a Bologna e infondere coraggio a una Cimberio un po’ impaurita.
ERE 6 – Il ciclone Hardy rischia di travolgerlo con quei 18 punti nel secondo periodo. Sembra al tappeto, e invece trova il modo di esplodere due triple perfette che sono colpi duri da assorbire per gli ospiti. Limitato dai falli, non va oltre ma guadagna la sufficienza.
POLONARA 7,5 (foto Raso) – Ci fosse stato questo Achille a Caserta, forse avremmo visto un’altra partita al PalaMaggiò. Concreto e concentrato fin dall’inizio, mostra giocate – stoppate, corse in contropiede, azioni sopra al ferro – che temevamo consegnate alla storia negli highlight della scorsa stagione quando si era guadagnato il soprannome di PolonAir. Si mangia Motum e Gaddefors nella sfida tra giovani emergenti.
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