Lara Comi: “Un plauso alle forze dell’ordine per l’operazione San Marco”
La coordinatrice di Forza Italia della provincia di Varese esprime il suo apprezzamento per il risultato conseguito sul territorio da procura e carabinieri contro un clan della 'ndrangheta: "Non dimentichiamo il peso delle mafie in Italia"
«Mi congratulo con le forze dell’ordine per questa brillante e importante operazione. E un particolare ringraziamento va al comandante provinciale dell’Arma di Varese, il colonnello Alessandro De Angelis, e al capitano Giuseppe Regina, comandante della Compagnia dei carabinieri di Saronno che tre anni fa hanno avviato le indagini. Un’ulteriore significativa conferma della loro grande capacità di controllo del territorio e di risposta non solo alla microcriminalità ma anche alle pericolose infiltrazioni della criminalità organizzata».
Lo comunica il coordinatore di Forza Italia della provincia di Varese, Lara Comi, a seguito dell’operazione che ha portato a 35 misure cautelari a carico di appartenenti a un sodalizio criminale operante nelle province di Varese, Milano e Como e dedito alle estorsioni a danno di imprenditori, rapine in esercizi commerciali e a persone, spaccio di stupefacenti, sfruttamento della prostituzione, corruzione e falso in atto pubblico.
«Questa operazione – sottolinea Comi – dimostra la pericolosità delle infiltrazioni criminali in Lombardia, nel Varesotto, nel Comasco. E della necessità, dunque, di intervenire per la sicurezza e l’ordine pubblico a tutela anche degli imprenditori vittime di ‘pizzo’ e usura. Non dimentichiamo che le mafie fatturano nel nostro Paese ogni anno circa 180 miliardi e hanno ormai ramificazioni internazionali. Servono pertanto indagini sempre più complesse per scoprire questi sodalizi che distruggono il sano tessuto economico e migliaia di posti di lavoro. Lo scorso mese il Parlamento europeo ha approvato una direttiva che prevede la possibilità di confisca di beni provento di reato come partecipazione a un’organizzazione criminale non solo a seguito di una condanna penale definitiva. In base a questo provvedimento, che dovrà essere recepito da tutti i 28 Paesi membri, potranno essere sottoposti a sequestro anche i patrimoni intestati a prestanome».
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