Obiettivo della Regione: ridurre i casi di morte in culla

Il Consiglio regionale ha approvato una risoluzione con cui si impegna ad adottare linee guida e azioni per ridurre un fenomeno che colpisce un neonato sano ogni 700/1000 nati

Il consiglio regionale ha approvato una risoluzione relativa alla SIDS (sindrome della morte inaspettata del lattante) con l’obiettivo di ridurne l’incidenza. In merito alla risoluzione è intervenuta in aula il Presidente della III Commissione Sanità, Fabio Rizzi. «La mortalità fetale insieme a quella in culla – spiega Rizzi – rappresenta uno dei maggiori problemi socio-sanitari della medicina moderna. I recenti dati dell’OMS mettono in evidenza che la SIDS (sindrome della morte inaspettata del lattante) colpisce un lattante apparentemente sano ogni 700-1000 nati e si pone come la più frequente causa di decesso naturale nel primo anno di vita».

“Occorre agire – ha proseguito il consigliere della Lega Nord  –  attraverso iniziative e azioni finalizzate alla diffusione di informazione alla popolazione lombarda, alla sensibilizzazione sui fattori di rischio e al sostegno psicologico delle famiglie colpite. Va inoltre adottato e applicato in tempi rapidi il protocollo diagnostico redatto dal Gruppo di Lavoro per la SIDS del Ministero della Salute. La risoluzione impegna inoltre la Giunta Regionale a contribuire alla realizzazione di una specifica banca-dati nazionale e a costituire sul territorio lombardo una reale e operativa interazione tra le differenti reti diagnostiche, anche al fine di innalzare il livello assistenziale erogato.”

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Marzo 2014
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