Recuperati Mirò e Picasso, ma le opere sono patacche
Trentadue incisioni dei due giganti della pittura del ‘900 fermati dalle fiamme gialle: peccato che fossero fasulle, come le loro attestazioni di autenticità formate da Orsay e Fundacion Joan Mirò
Erano firmate da Picasso e Mirò, e corredate da attestazioni di autenticità, ma le 32 incisioni fermate all’aeroporto di Malpensa sono risultate tutte false.
Otto incisioni su cartoncino raffiguranti opere a firma Mirò e ventiquattro opere nello stesso formato firmate da Pablo Picasso, provenienti dalla Colombia, erano tutte corredate da timbri ed attestazioni di autenticità rilasciate da autorevoli esperti del settore e da prestigiose istituzioni, quali il Museo d’Orsay e la Fundaciò Joan Mirò; è questo il risultato dell’ennesima operazione di contrasto agli illeciti in generale conclusa dai finanzieri in servizio allo scalo di Malpensa, in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane (nella foto, di repertorio, un’incisione di Mirò)
Per ottenere i necessari riscontri, è stata interessata l’Interpol francese, che ha confermato che i sigilli apposti sulle opere attribuite ai due famosi artisti erano fasulli. Le opere, una volta appurata la loro falsità, sono state sottoposte a sequestro, ed a carico del destinatario della spedizione, un cittadino italiano residente a Teramo, è stata al momento ravvisata la violazione dell’art.178 del D.Lgs. 42 del 2004, relativo alla contraffazione di opere d’arte, punito con la reclusione fino a quattro anni e con una salatissima multa.
“Le fiamme gialle operanti nello scalo varesino assicurano da sempre il costante monitoraggio delle spedizioni in arrivo – spiegano dal comando di Varese – , dovendo fronteggiare i tentativi di organizzazioni criminali internazionali e di malviventi di piccolo calibro di occultare tra le tonnellate di merce che annualmente vengono riposte sulle gigantesche scaffalature della Cargo City quanto necessario a trarre un ingiusto profitto dalle loro illecite attività”.
Si tratta di stupefacenti, capi contraffatti, valuta, preziosi sono gli “articoli” più gettonati, ma è capitato anche di imbattersi in animali (vivi o imbalsamati) protetti dalla convenzione di Washington ed affrontare numerose situazioni al di fuori dell’ordinario.
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