Truffa dello specchietto, due arresti dei carabinieri
Due nomadi di 22 e 25 anni che vivono nel torinese tornano regolarmente nella zona per colpire con la più classica delle truffe in strada. Una pattuglia di passaggio si è fermata e li ha identificati
I militari della Stazione di Cerro Maggiore, hanno arrestato due ragazzi, un 22enne ed un 25enne, pregiudicati per i rati di tentata truffa “dello specchietto” ed entrambi residenti presso il campo nomadi di Chivasso (To), per i reati di tentata truffa e tentata estorsione. I carabinieri stavano transitando in via Calvi a Cerro Maggiore, quando hanno notato sul bordo della strada delle persone che parlavano in modo concitato, quindi decidevano di controllare cosa stesse accadendo. Un uomo, 67enne di Legnano, spiegava che era alla guida della sua autovettura in via Crocefisso, strada con unico senso di marcia, quando sentiva un rumore nella parte anteriore destra dell’auto, ma non aveva dato peso al rumore, visto che aveva verificato di non aver toccato alcuna macchina in sosta nella via. Improvvisamente si rendeva conto di essere seguito da un’auto che, con i fari lampeggianti, gli faceva segno di fermarsi.
L’uomo si fermava quindi per capire cosa stesse accadendo e subito veniva raggiunto dai due giovani che lo accusavano di avergli rotto lo specchietto della loro auto e che quindi avrebbe dovuto risarcirli. L’uomo insisteva quindi nel fare una constatazione amichevole, ma i due giovani insistevano invece per un pagamento diretto di 250 euro, che la vittima dichiarava di non avere e di non potere prelevare tale somma avendo superato il limite di prelievo giornaliero. A questo punto era intervenuta la pattuglia che, insospettita, effettuava una perquisizione veicolare all’auto dei due truffatori, trovando un tubo di carta di giornale utilizzato per urtare lo specchietto dell’auto della vittima. Da ulteriori accertamenti si è poi saputo che gli stessi avevano effettuato un altro tentativo di truffa con modalità identiche poco prima nei confronti di una donna cerrese e che i due sono noti in tutto il territorio nazionale per questo tipo di truffa. I due infatti sono quindi stati arrestati e tradotti presso il carcere di Busto Arsizio (Va).
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